L'aglio ungherese, o erba cipollina, è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente in tutte le regioni dell'Italia settentrionale e centrale. Cresce in prati umidi e torbosi e nelle paludi, dalla fascia montana a quella alpina. Nell'area di studio l'unica stazione nota resta quella del Fosso Brendol, a 1750 m circa. Le cellule intatte di tutti gli Allium contengono alliina, un amminoacido inodore che per azione dell'enzima alliinasi, liberantesi con la rottura del bulbo, si trasforma in allicina, composto fortemente odoroso; tutte le specie di Allium possiedono diverse proprietà medicinali; bulbi e foglie sono commestibili. Il nome generico, già in uso presso i Romani, deriva da una radice indoeuropea che significa 'caldo', 'bruciante', per l'odore e sapore pungenti dei bulbi; il nome specifico deriva dal greco 'schoenos' (giunco) e 'prasos' (porro), per le foglie che ricordano quelle dei giunchi e che hanno gusto simile a quelle del porro. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto. Syn.: Allium schoenoprasum L. subsp. sibiricum (L.) Hartm.

Nome italiano: Aglio alpino (Italia), Aglio di serpe (Toscana), Aglio ungherese alpino (Italia), Ajo ungarese (Veneto, Verona), Ajoe (Lombardia, Como), Cipollina (Toscana), Erba avulena (Emilia-Romagna, Romagna), Erba cipollina (Toscana), Erba cipollina alpina (Italia), Porro sottile (Toscana), Porro sottile alpino (Italia), Purricieddi di vigna (Sicilia, Modica), Santrigola (Lombardia, Brescia), Scialotta (Liguria, Genova), Sciuletta (Piemonte), Siuletta (Liguria, Genova), Sultive (Friuli), Sutive (Friuli).