La festuca nigrescente è una specie presente lungo quasi tutto l'arco alpino. Cresce in pascoli e prati di altitudine, con un'ampia valenza ecologica, in situazioni sia mesiche che xeriche, su substrati sia calcarei sia silicei, dalla fascia montana a quella alpina. Nell'area di studio è diffusa a quote elevate su ghiaioni e pendii erboso-detritici, specialmente su calcari marnosi, nel settore occidentale delle Vette. Il nome generico, che in latino significa 'fuscello', era già in uso presso i Romani: fu citato da Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C) e poi da Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) per una pianta simile a una Poacea; il nome specifico deriva dal greco 'melas' (nero) e 'ops-opsis' (simile a) in riferimento al fatto che si tratta di un nome nuovo per il nome illegittimo Festuca nigricans. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre. Syn.: Festuca rubra L. var. nigricans Hack. |