Il salice appenninico è una specie subendemica dell’Italia con areale centrato sugli Appennini, estendentesi anche lungo i contrafforti meridionali delle Alpi. Cresce ai bordi di ruscelli e paludi e in boschi molto umidi, da 300 a 1800 m circa. Nell'area di studio è sporadica nella fascia collinare in stazioni umide: Torbe di Vedana, Paluch di Cesio, Vaus, Vezzano, Tisoi, Ponte Siva. Come tutti i salici, la scorza e le foglie contengono il glicoside salicina, che li rende tossici per molti animali, e da cui si ricava l'acido salicilico. Il nome generico, di antico uso, è di origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua). Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-maggio.

Nome italiano: Salice appennino (Italia), Salice dell' Appennino (Italia).