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ben sviluppati rivolti verso l'alto, gli altri 3 ridotti
Scrophularia umbrosa Dumort. subsp. umbrosa
Specie subatlantica presente in quasi tutta Italia (salvo che in
Val d’Aosta) in fossi, rive, canali, al di sotto della fascia
montana. La pianta, come altre specie congeneri, è
probabilmente tossica. Il nome generico deriva dall'antica ed
errata credenza che alcune specie del genere fossero un
efficace rimedio contro la scrofola, quello specifico alla
preferenza per ambienti ombrosi. Fiorisce tra marzo e
settembre.
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Fiori biancastri, rosa o azzurri. Corolla di aspetto
diverso
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Fiori più brevi di 6 mm
Lycopus europaeus L. subsp. europaeus
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia. Cresce in
luoghi umidi, ai margini di stagni, fossati e corsi d'acqua, su
suoli da argillosi a torbosi periodicamente inondati e ricchi in
composti azotati, al di sotto della fascia montana superiore. Il
nome generico deriva dal greco 'lykos' (lupo) e 'pous' (piede),
per la forma e pelosità delle foglie, simili ai piedi di lupo.
Fiorisce tra giugno e settembre.
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Fiori più lunghi di 6 mm
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Fiori solitari all'ascella delle foglie, Frutto a capsula
Gratiola officinalis L.
Specie circumboreale presente in quasi tutta l’Italia centro-
settentrionale (manca in Val d’Aosta), in Puglia ed in
Sardegna. Cresce in ambienti umidi ben esposti alla luce, in
prati torbosi, ai margini dei fossi, su suoli prevalentemente
argillosi, al di sotto della fascia montana inferiore (raramente
anche più in alto) La pianta è tossica per la presenza di
cucubitacine e glucosidi, ed in passato era utilizzata come
piante medicinale. Il nome generico, di antico uso, deriva dal
latino ‘gratia dei' (grazia di Dio), alludendo alle proprietà
medicinali, così come il nome specifico, dal latino 'officina'
(officina, farmacia). Fiorisce tra giugno ed agosto.
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Fiori addensati all'apice del fusto. Frutto a tetrachenio
(4 nucule disposte a croce)
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Calice bilabiato, con denti ineguali, 3 da una parte, 2 dall'altra. Pianta alta meno di 3
dm
Prunella vulgaris L. subsp. vulgaris
Specie eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita, presente in
tutta Italia. Cresce nei prati pingui ed in vegetazioni disturbate
di parchi, giardini, aiuole, su suoli limoso-argillosi freschi ed
umiferi, ricchi in composti azotati, subneutri. L'etimologia del
nome generico è incerta: alcuni la fanno derivare da una antica
voce tedesca 'Breune' o 'Braune' (angina o tonsillite) altri da
'bruno' per il colore bruniccio dei fiori quando l’infiorescenza
appassisce; il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo)
e significa 'comune', 'diffuso', 'frequente'. Fiorisce tra aprile ed