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Specie eurasiatica presente in quasi tutta l'Italia continentale
(manca in Puglia e Calabria e non è stata ancora riportata per
l'Emilia-Romagna) dal livello del mare a 2000 m circa. Cresce
in paludi, prati umidi o inondati, a volte sommersa in acque
lente. Il nome generico deriva dal greco 'mys-myos' (topo) e
'ous-otos' (orecchio), per la forma e pelosità delle foglie, quello
specifico allude all'infiorescenza che a volte si curva
all'estremità assumendo l'aspetto di una coda di scorpione. Il
nome volgare 'nontiscordardimé' risale almeno al XV secolo e
ricorda la tradizione per cui gli amanti si scambiavano un
mazzolino di fiori prima di separarsi. Fiorisce tra giugno ed
ottobre.
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Fiori solitari. Foglie tutte disposte in rosetta alla base
del fusto
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88
Fiori non solitari. Almeno una foglia presente anche
sul fusto
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Corolla con una macchia chiara nella parte centrale del lobo inferiore mediano,
formante un angolo di meno di 180 gradi tra i lobi superiori e quelli inferiori. Frutti
a forma di cono. Più frequente al di sopra dei 1000 m. Fioritura in maggio-giugno
Pinguicula apuana Casper & Ansaldi
Specie recentemente descritta, endemica delle Alpi Apuane,
dove cresce tra i 280 e i 1800 m, prevalentemente su pareti
stillicidiose, rive dei torrenti e torbiere calcaree. E’ una pianta
carnivora: sulle foglie sono presenti piccole ghiandole che
producono una sostanza collosa su cui si invischiano piccoli
insetti che vengono poi imprigionati e digeriti. Le specie di
Pinguicula
hanno proprietà antisettiche e cicatrizzanti per cui
le foglie venivano usate per curare le ferite degli animali;
venivano anche usate anche per cagliare il latte. Il nome
generico deriva dal tardo latino ‘pinguic
ǔ
lus’ diminutivo di
‘pinguis’ (grasso) alludendo all’aspetto carnoso e vischioso
delle foglie. Fiorisce tra maggio e giugno.
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Corolla con una macchia chiara nella parte prossimale del lobo inferiore mediano,
formante un angolo di circa 180 gradi tra i lobi superiori e quelli inferiori. Frutti
sferici. Più frequente al di sotto dei 1000 m. Fioritura in marzo-aprile
Pinguicula mariae Casper
Specie recentemente descritta, endemica delle Alpi Apuane tra
i 300 e i 1200 m, dove cresce prevalentemente su pareti
calcaree e stillicidi. E’ una pianta carnivora: sulle foglie sono
presenti piccole ghiandole che producono una sostanza collosa
su cui si invischiano piccoli insetti che vengono poi
imprigionati e digeriti. Le specie di
Pinguicula
hanno proprietà
antisettiche e cicatrizzanti per cui le foglie venivano usate per
curare le ferite degli animali; venivano anche usate anche per
cagliare il latte. Il nome generico deriva dal tardo latino
‘pinguic
ǔ
lus’ diminutivo di ‘pinguis’ (grasso) alludendo
all’aspetto carnoso e vischioso delle foglie, mentre la specie è
dedicata a Maria Ansaldi, studiosa della flora delle Alpi
Apuane. Fiorisce tra marzo e aprile.
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Corolla senza sperone
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Corolla munita di sperone
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Fiori più larghi di 1 cm