6
Il pioppo nero è un albero eurasiatico-sudeuropeo presente in
tutta Italia dal livello del mare alla fascia montana inferiore;
viene spesso confuso con ibridi introdotti chiamati Populus x
canadensis. Cresce in stazioni umide ma spesso anche in luoghi
disturbati, su suoli da ghiaioso-sabbiosi a limoso-argillosi. Il
nome generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli
antichi Romani, quello specifico allude alla corteccia più scura
di quella di altre specie congeneri. Dal legno si ottiene
un’ottima pasta da carta; è impiegato inoltre nella
fabbricazione di fiammiferi, compensati e truciolati. Il
portamento maestoso lo rende adatto come pianta ornamentale.
Nel Parco è presente anche la var. italica, il pioppo cipressino,
distinguibile per il portamento slanciato e colonnare simile al
cipresso, coltivato a scopo ornamentale. Fiorisce tra marzo ed
aprile.
5
Foglie di forma diversa
6
6
Foglie bicolori, verdi di sopra, bianco-pelose di sotto
Populus alba L.
Il pioppo bianco è un albero a distribuzione paleotemperata
presente in tutta Italia al di sotto della fascia montana inferiore.
Forma boschetti, a volte lungo corsi d'acqua ed in aree palustri,
su suoli limoso-argillosi profondi e ricchi in basi, a volte
periodicamente sommersi, con
Salix alba, Ulmus minor
etc. Il
nome generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli
antichi Romani; quello specifico allude al colore chiaro della
faccia inferiore delle foglie e della corteccia. Dal legno si
ottiene un'ottima pasta da carta; è impiegato anche nella
fabbricazione di fiammiferi, compensati, truciolati. Il
portamento maestoso lo rende adatto a scopo ornamentale per
parchi e giardini. Fiorisce tra febbraio e marzo.
6
Foglie verdi su entrambe le facce
7
7
Faccia inferiore delle foglie con una densa rete di nervature fortemente rilevate
Salix caprea L.
Specie eurasiatica presente in tutta Italia salvo che in Sardegna,
dal livello del mare alla fascia montana. Cresce negli orli di
boschi e cespuglieti, ma anche nelle cave ed in altri ambienti
disturbati, su suoli argillosi freschi e neutri, ricchi in composti
azotati, con
Populus nigra, Salix purpurea, Ulmus minor
etc. Il
nome generico, di antico uso, è di etimologia incerta: forse
deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua), il nome specifico
allude all'appetibilità delle foglie per le capre. Come tutti i
salici, la scorza e le foglie contengono il glicoside salicina, che
li rendono tossici per molti animali, da cui si ricava l'acido
salicilico. Specie molto rustica, può essere efficacemente
utilizzata per il consolidamento di scarpate e per opere di
ingegneria naturalistica. Fiorisce tra marzo e maggio.
7
Faccia inferiore delle foglie con nervature non
formanti una rete
8
8
Frutto a capsula. Picciolo fortemente appiatttito in senso perpendicolare alla lamina,
lungo almeno 3 cm
Populus tremula L.