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fascia montana. Tutte le parti della pianta, soprattutto le bacche,
contengono glucosidi e sono tossiche; in passato il succo dei frutti
veniva utilizzato per colorare di rosso il vino o per produrre inchiostri;
la scorza contiene una sostanza utilizzata come colorante giallo per la
lana; è un'ottima pianta mellifera, utilizzata per la formazione di siepi,
che può vivere dai 30 ai 50 anni. Il nome generico, già in uso presso i
Romani, deriva dal latino 'ligare' per la flessibilità dei rametti usati
nelle campagne come legacci; il nome specifico deriva dal latino
'vúlgus' (volgo) e significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma
biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie più lunghe di 5 cm
Ligustrum lucidum W.T. Aiton
Specie originaria di Giappone, Corea e Cina, fu introdotta in Europa
nel XVIII secolo come pianta ornamentale ed oggi è molto comune in
parchi, giardini e nelle alberature stradali, a volte in cultivar con foglie
variegate. È una pianta molto rustica e non molto esigente. I frutti
sono tossici. Il nome generico, già in uso al tempo dei Romani per
indicare la specie europea (
L. vulgare
), prende origine del latino
'ligare' (legare), perché i rami terminali venivano usati per legature e
intrecci. Il nome specifico allude alle foglie lucide.
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Piante lianose con fusti rampicanti o volubili
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Alberi o arbusti
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32
Foglie lobate
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32
Foglie non lobate (semplici o composte)
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Pianta sempreverde con foglie di color verde scuro
Hedera helix L. s.l.
L'edera è una specie mediterraneo-atlantica comune in tutta Italia dal
livello del mare sino alle faggete termofile della fascia montana
inferiore. Nella nostra regione, Carso incluso, è ampiamente diffusa e
comune. Cresce in boschi e siepi, su muri, rocce ed alberi, di cui
raggiunge la chioma in siti umidi, formando intrichi con
Clematis
vitalba
ed altre liane. Mostra marcata eterofillia, cioè la forma delle
foglie dei rami vegetativi è molto diversa da quella delle foglie dei
rami fioriferi. È comunemente coltivata come pianta ornamentale,
come tappezzante di terreni molto ombreggiati e per ricoprire muri o
pergolati. Ne esistono numerosissimi ibridi e cultivar che differiscono
per la forma, dimensioni e colore delle foglie (frequenti sono quelli a
foglie variegate). Sia i Greci che i Romani consideravano l'edera un
simbolo di forza vitale; questo per la sua longevità e perché si tratta di
una pianta sempreverde. I fiori, ricchi di nettare, sono visitati da molte
specie di insetti (es. api). La pianta è tossica (saponine triterpeniche ed
alcaloidi) se ingerita ed il contatto con le foglie può originare reazioni
fotoallergiche. Il nome generico è assonante con 'hadaéreo' (io
aderisco); quello specifico in greco significa 'attorcigliamento',
alludendo al modo che ha la pianta di attorcigliarsi 'ad elica' ai suoi
supporti. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura:
settembre-ottobre.
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Piante non sempreverdi con foglie di color verde chiaro
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Fusti attaccati al substrato con dei viticci. Fiori e frutti disposti in grappoli
Vitis vinifera L. subsp. vinifera
Specie tipicamente mediterranea: introdotta con molta probabilità nei
paesi occidentali dai Fenici, è ampiamente coltivata da tempi
antichissimi a partire da forme spontanee, e tende spesso a