Pagina 23 - Artegna_Book_ita

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Foglie meno di 5 volte più lunghe che larghe
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Foglie a contorno triangolare o romboidale
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Foglie a contorno non triangolare né romboidale
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Foglie con denti acutissimi. Corteccia bianca e papiracea
Betula pendula Roth
La betulla è un albero eurosiberiano presente allo stato spontaneo in
tutta l'Italia continentale salvo che in Umbria, Puglia e Calabria, con
optimum nella fascia montana; è più frequente sulle Alpi che sugli
Appennini. Nella nostra regione è diffusa dall'alta pianura alle Alpi,
ma più frequente in montagna; in Carso appare con esemplari isolati in
pochissime stazioni. È una pianta eliofila pioniera di suoli acidi, ove
riconquista pascoli abbandonati. Il legno, elastico e tenero, è usato
nella fabbricazione di spazzole, zoccoli e lavori al tornio (oggetti
casalinghi ed utensili), si presta alla produzione di cellulosa ed è un
ottimo combustibile. Dalla corteccia si ricava un olio essenziale usato
in profumeria e nella concia delle pelli ('cuoio di Russia'). Le foglie
contengono un principio tintorio giallo. Nei paesi nordici la linfa
zuccherina è usata per produrre una bevanda alcolica chiamata 'birra
di betulla'. I rami, teneri e flessibili, servivano per produrre ramazze e
cerchi per botti. La specie è anche piantata per ornamento e a scopo
forestale. Il nome generico deriva dal gallico 'boulease' o dal celtico
'betul', entrambi nomi dati alle betulle; quello specifico allude alla
disposizione dei rami secondari, che hanno le estremità pendenti.
Forma biologica: fanerofita scaposa (fanerofita cespitosa). Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
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Foglie con denti ottusi. Corteccia non papiracea
Populus nigra L.
Il pioppo nero è un albero eurasiatico-sudeuropeo presente in tutta
Italia dal livello del mare alla fascia montana inferiore; viene spesso
confuso con ibridi introdotti chiamati
Populus x canadensis
. È diffuso
in tutta la nostra regione sino ai fondovalle; in Carso è comune ma
raramente abbondante. Cresce in stazioni umide ma spesso anche in
luoghi disturbati, su suoli da ghiaioso-sabbiosi a limoso-argillosi. Dal
legno si ottiene un'ottima pasta da carta; è impiegato inoltre nella
fabbricazione di fiammiferi, compensati e truciolati. Il portamento
maestoso lo rende adatto come pianta ornamentale. La var.
italica
, il
pioppo cipressino, è distinguibile per il portamento slanciato e
colonnare simile al cipresso. Il nome generico, di etimologia incerta,
era già in uso presso gli antichi Romani, quello specifico allude alla
corteccia più scura di quella di altre specie congeneri. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Foglie a base troncata o cuoriforme
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56
Foglie attenuate verso la base
62
57
Foglie opache di sopra. Frutto secco
58
57
Foglie lucide di sopra almeno da giovani. Frutto
carnoso
60
58
Arbusto. Frutti sessili, avvolti da un tubo erbaceo (nocciole)
Corylus avellana L.
Il nocciolo è una specie europea con tendenza subatlantico-
submediterranea presente in tutta Italia dalla fascia submediterranea a
quella montana. È diffuso in tutta la nostra regione sino alla fascia
montana; in Carso è comune solo nei boschi di dolina e nei loro
mantelli, in cui è spesso dominante. Cresce nelle radure e nei mantelli
di boschi di latifoglie decidue, su suoli limoso-argillosi profondi,
freschi, umiferi, ricchi in basi e composti azotati. Le qualità alimentari
della nocciola sono note fin dall'antichità: sono un alimento energetico
di grande valore e una preziosa fonte di vitamine e minerali.
L'industria dolciaria utilizza la farina di nocciole per la produzione di