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Alberi o arbusti
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Foglie lobate
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Foglie non lobate
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Foglie ad apice troncato o a forma di V
Liriodendron tulipifera L.
Albero originario dell'America nordorientale, dove è un elemento
importante nelle foreste più giovani dei Monti Appalachi, fu introdotto in
Europa nel 1681 dal missionario John Banister (1650–1692). In Italia è
utilizzato a scopo ornamentale in parchi e giardini. È una delle piante
d'alto fusto più diffuse nel Nord America, dove il legno, piuttosto tenero,
è ritenuto pregiato per la sua lavorabilità e per il colore giallo chiaro
screziato. Gli indiani d'America lo chiamavano 'albero da canoa', in
quanto dal tronco di un solo esemplare ricavavano canoe in grado di
portare anche venti persone. È un albero a crescita veloce e può vivere
400-500 anni. Il nome generico deriva dai due termini greci 'léirion'
(giglio), per i fiori molto appariscenti, e 'déndron' (albero); il nome
specifico significa 'che porta, che produce tulipani', in riferimento alla
forma dei suoi fiori, che richiama appunto quella dei tulipani. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie ad apice acuto o arrotondato
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Foglie palminervie, bianche di sotto. Frutto diverso da una ghianda
Populus alba L.
Il pioppo bianco è un albero a distribuzione paleotemperata presente in
tutta Italia al di sotto della fascia montana inferiore. Forma boschetti, a
volte lungo corsi d'acqua ed in aree palustri, su suoli limoso-argillosi
profondi e ricchi in basi, a volte periodicamente sommersi. Dal legno si
ottiene un'ottima pasta da carta; è impiegato anche nella fabbricazione di
fiammiferi, compensati, truciolati. Il portamento maestoso lo rende adatto
a scopo ornamentale per parchi e giardini. Il nome generico, di etimologia
incerta, era già in uso presso gli antichi Romani; quello specifico allude al
colore chiaro della faccia inferiore delle foglie e della corteccia. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
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Foglie penninervie, verdi di sotto. Frutto a ghianda
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Foglie subsessili, con 2 orecchiette alla base. Ghiande su peduncoli di 2-5 cm
Quercus robur L. subsp. robur
La farnia è un albero dell'Europa centro-meridionale presente in tutta
l'Italia continentale con optimum nella fascia submediterranea. Cresce in
boschi planiziali, su terreni profondi e molto freschi. Viene coltivata per
rimboschimenti e per il legname pregiato utilizzato per travi, costruzioni
navali, mobili, scale, parquet, etc. Con il termine 'rovere di Slavonia', il
legno di farnia è utilizzato per costruire doghe delle botti destinate
all’invecchiamento di vini pregiati e cognac. Un tempo le ghiande erano
largamente usate per l'alimentazione dei maiali. È una pianta a crescita
lenta ma molto longeva; si conoscono esemplari di circa 1000 anni. Il
nome generico, già in uso presso gli antichi, è di etimologia incerta,
potrebbe derivare da due parole celtiche, 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè
'l'albero per eccellenza'; secondo altri deriva dal greco, indicando il legno
ruvido delle piante di questo genere; quello specifico è un termine latino
che significa 'duro', 'resistente', 'robusto'. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie con picciolo di almeno 5 mm. Ghiande sessili o su peduncoli di pochi mm
Quercus petraea (Matt.) Liebl. subsp. petraea
La rovere è un albero europeo presente in tutta Italia salvo che in
Sardegna con optimum nella fascia submediterranea. Cresce in boschi
maturi su suoli argillosi piuttosto profondi, da moderatamente aridi a
freschi, spesso decalcificati, rifuggendo da ristagni d'acqua. Il legno,
molto pregiato è simile a quello della farnia, ma più denso; è utilizzato,
nella fabbricazione di mobili, nell'edilizia, per travature, parquet, nei