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concorrenza di altre specie. Il genere è il nome comune latino, derivato
dal greco 'kypárissos', che origina da 'kuo' (io genero, produco germogli)
e 'párisos' (simile, uguale), in riferimento all'accrescimento simmetrico
della pianta, oppure si riferisce a Kypros (Cipro), isola nella quale il
cipresso comune vive spontaneo; il nome specifico allude ad una delle
zone di origine, l'Arizona. Forma biologica: fanerofita scaposa.
5
Foglie appiattite
6
5
Foglie non appiattite
7
6
Foglie senza strisce biancastre di sotto
Taxus baccata L.
Il tasso è un relitto dell'epoca Terziaria, ancor oggi diffuso allo stato
spontaneo in tutta Italia con optimum nella fascia montana, ma
solitamente raro (è più frequente come pianta ornamentale in parchi e
giardini); solo in poche regioni d'Italia esistono ancora boschi dominati
dal tasso, per esempio in Sardegna, ove mancando il faggio il tasso si
associava con l'agrifoglio nelle foreste montane più umide. Tutta la
pianta, compresi i semi, è molto velenosa (salvo l'arillo carnoso che
circonda il seme) per la presenza dell'alcaloide tassina. Da qui il nome
volgare 'albero della morte'. È un albero molto apprezzato dal punto di
vista ornamentale, anche per la costruzione di siepi, poiché sopporta bene
le potature e resiste all'inquinamento. Ha legno duro, pesante ed
omogeneo. Può vivere fino a 2000 anni. Il nome generico deriva dal
greco 'taxos', con significato di arco, per la fabbricazione che veniva fatta
col suo legno; il nome specifico allude agli arilli rossi simili a delle
bacche. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
6
Foglie con 2 strisce biancastre di sotto
Abies cephalonica Loudon
L'abete di Cefalonia è originario della Grecia e dalle Isole Ionie ove
cresce in ambienti simili a quelli occupati dall'abete bianco, ma a
differenza di quest'ultimo tollera climi più aridi e secchi. Nelle zone
d'origine forma sia boschi misti con castagni e querce, sia boschi puri in
aree montagnose, con optimum su terreni calcarei. Attualmente in Italia è
usato a scopo prevalentemente ornamentale in parchi e giardini, mentre in
passato è stato purtroppo ampiamente utilizzato anche per i
rimboschimenti, dato che attecchisce bene anche in zone aride in
alternativa al pino nero. Il nome generico era già in uso presso i Romani e
forse deriva dal greco 'abios' (longevo); il nome specifico allude a
Cefalonia, un'isola greca in cui è presente l'albero. Forma biologica:
fanerofita scaposa.
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Foglie omogeneamente sparse sui rami
Picea abies (L.) H. Karst.
L'abete rosso è una specie a distribuzione eurosiberiana che in Italia è
comune ed abbondante sulle Alpi al di sopra della fascia montana
superiore ove domina la fascia oroboreale, con optimum sulle catene
interne a clima più continentale, raggiungendo allo stato spontaneo
l'Appennino settentrionale. La specie è spesso presente in giardini
pubblici e privati, anche perchè è quella più comunemente usata come
'albero di Natale'. Dalla corteccia si ricava tannino e dalla resina la
'Resina di Borgogna' e la 'Trementina di Strasburgo'. Il legno è di colore
chiaro, poco pesante e tenero, facilmente lavorabile e perciò largamente
impiegato nella costruzione di mobilio non di pregio. Il legno ha anche un
forte potere calorifico dato dalla resina, maggiore di quello di molte
latifoglie. Il nome generico deriva dal latino 'pix' (resina o pece), sostanza
prodotta in gran quantità da questi alberi. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio. Syn.:
Picea excelsa
(Lam.)
Link
7
Foglie riunite in fascetti di 2-5, o addensate su brevi rami
laterali
8
1...,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41 43,44,45,46,47,48,49,50,51,52,...74