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celtico 'pen' (testa) per la forma della chioma degli alberi; il nome
specifico, che allude al profumo delle gemme, deriva dal francese antico
'musguét' (mughetto), un diminutivo derivato dal termine arabo per il
cervo muschiato, un ruminante con ghiandole odorifere utilizzate da
tempi antichissimi in profumeria, con significato di 'aromatico', 'odoroso'.
Forma biologica: fanerofita reptante. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Alberi con tronco principale ben sviluppato
12
12
Foglie mediamente più brevi di 6.5 cm (misurare almeno 10 foglie!)
Pinus halepensis Mill. subsp. halepensis
Il pino d'Aleppo è un albero di origine mediterraneo-orientale, oggi
ampiamente coltivato per rimboschimento in tutta l'area mediterranea,
presente in quasi tutta Italia (avventizio in Trentino-Alto Adige e Friuli
Venezia Giulia), salvo che in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e
Veneto, dal livello del mare agli 800 m circa. Il nome generico deriva dal
latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della pianta), da 'pic' (pungere) o
'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa) per la forma della chioma; il
nome specifico si riferisce alla città d'Aleppo in Siria. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
12
Foglie mediamente più lunghe di 6.5 cm
13
13
Tronco grigio. Albero non a forma di ombrello
Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra
Il pino nero è un albero di origine preglaciale a carattere relitto, con
areale piuttosto ampio e frammentario sulle montagne dell'Europa
meridionale, differenziato in numerose stirpi locali variamente trattate a
livello tassonomico. In Italia le sue stazioni primarie sono limitate alle
Alpi e Prealpi calcareo-dolomitiche e all'Appennino centrale. Cresce su
rupi calcaree, dal livello del mare ai 1200 m circa. Si tratta di un pino
molto apprezzato a scopo paesaggistico e ornamentale per la sua
adattabilità, per lo sviluppo relativamente rapido e per il notevole effetto
estetico. Può essere utilizzato come essenza da legno o per il
rimboschimento nelle zone montane in fasce comprese fra i 600 e i 1500
m. Il nome generico è quello usato dai Romani per indicare il pino
mediterraneo, e deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della
pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa)
per la forma della chioma degli alberi. Il nome specifico allude al colore
scuro della scorza e della chioma. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Tronco rossastro. Albero a forma di ombrello
Pinus pinea L.
Il pino domestico è un albero originario delle regioni mediterranee
dell'Europa meridionale e delle coste dell'Asia Minore, presente in quasi
tutte le regioni d'Italia ma di dubbio indigenato. Insieme a
P. pinaster
è
una specie litoranea tipica delle zone costiere mediterranee. Viene
coltivato per il suo seme commestibile (i pinoli) e per rimboschire le
pinete delle zone litoranee. Il pino domestico è rustico e si adatta bene
anche a substrati poveri, ma è sensibile all'inquinamento che provoca
arrossamento e necrotizzazione delle parti terminali degli aghi. Il nome
generico è quello usato dai Romani per indicare il pino mediterraneo, e
deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della pianta), da 'pic'
(pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa) per la forma della
chioma degli alberi; il nome specifico si riferisce alla parte commestibile
dei semi, i pinoli. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
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Foglie opposte
15
14
Foglie alterne
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15
Piante lianose
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15
Alberi o arbusti
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