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Il mirabolano è una specie originaria dell'Asia occidentale,
introdotta in Italia già dai Romani, che ne apprezzavano i
frutti. Nell'Italia continentale si è ampiamente
spontaneizzato, divenendo in qualche caso un arbusto
invadente, dal livello del mare agli 800 m circa.
Attualmente la sua coltivazione come albero da frutto ha
perso importanza; viene invece ampiamente utilizzato
come portainnesto per altre specie di
Prunus
da frutto, ed è
anche impiegato a scopo ornamentale lungo le strade o nei
giardini, soprattutto nelle varietà a foglie arrossate, per le
sue precoci fioriture. Può viv
ere fino a 80 anni. Il nome
generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia incerta;
quello specifico allude alla somiglianza dei frutti con quelli del
ciliegio ('cerasus', nome dato dai Romani all'amarena e che
deriva da Cerasunte, località presso il Mar Nero). Forma
biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-aprile.
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Fiori senza petali. Frutto secco
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Foglie glabre o con peli sparsi
Carpinus betulus L.
ll carpino bianco è un albero europeo-continentale presente in
tutta l'Italia continentale salvo che in Valle d'Aosta sino alla
fascia montana inferiore, con optimum nella fascia
submediterranea. Cresce in boschi maturi di latifoglie decidue,
su suoli argillosi profondi, molto freschi ed umiferi. Il legname
è di difficile lavorazione perché a fibre contorte, duro e tenace;
viene impiegato nella fabbricazione di arnesi sottoposti a sforzo
(manici, ruote dentate, denti di rastrello, ecc.). Il carbone, un
tempo, era impiegato in modo speciale per preparare la 'polvere
da schioppo'. Dalla corteccia si ricavano principi tintori usati
per colorare in giallo ed in bruno le sete, le lane ed il cotone. Le
foglie, sia fresche che secche, forniscono un buon foraggio per
ovini e suini. Viene anche utilizzato a scopo ornamentale,
soprattutto perché si presta alla formazione di dense siepi. Il
nome generico era già utilizzato dagli antichi Romani; quello
specifico allude alle foglie vagamente simili a quelle della
betulla. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
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Foglie densamente pelose
Salix cinerea L.
Specie eurasiatica presente in tutta Italia, salvo che in Sicilia,
dal livello del mare ai 1000 m circa. Forma spesso popolamenti
quasi puri in arbusteti pionieri ai margini di fossi, stagni, laghi e
corsi d'acqua, su suoli da sabbiosi ad argillosi con umidità
stagnante, da neutri ad acidi. Come tutti i salici, la scorza e le
foglie contengono il glicoside salicina, che li rende tossici per
molti animali, e da cui si ricava l'acido salicilico. Il nome
generico, di antico uso, è di origine incerta: forse deriva dal
celtico 'sal lis' (presso l'acqua); il nome specifico allude alla
pelosità cenerina della foglie. Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.