Pagina 5 - Eraclea_book

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Piante osservate all'inizio della primavera, con fiori muniti
di petali e formantisi prima delle foglie
2
1
Piante non come sopra (con foglie ben evidenti)
4
2
Fiori bianchi
Prunus avium L. subsp. avium
Il ciliegio è oggi divenuto subcosmopolita per coltivazione in diverse
varietà. L'areale originario dovrebbe essere il territorio che va dal
Caucaso ai Balcani; l'ingentilimento e la messa a coltura sono iniziati
nell'Asia occidentale. Allo stato coltivato è comune in tutta Italia sino
alla fascia montana inferiore; allo stato subspontaneo è diffuso ma
non comune. Cresce in boschi mesofili maturi e talvolta nelle siepi,
su suoli argillosi piuttosto profondi e abbastanza ricchi in composti
azotati. Si coltiva per il frutto fresco o da conservare in alcool, come
pianta ornamentale, per la ricca fioritura primaverile e per l'aspetto
che acquisisce in autunno con l'ingiallimento delle foglie, oppure per
il legname. Il legno è duro, a grana uniforme, dalle tonalità calde,
bruno-rossicce, e si presta bene per la costruzione di mobili di pregio
e lavori al tornio. Le foglie contengono una sostanza colorante viola.
Vive tra gli 80 e i 120 anni. Il nome generico, già in uso presso i
Romani, è di etimologia incerta, quello specifico in latino significa
'degli uccelli'. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
2
Fiori gialli o giallastri
3
3
Petali 4
Cornus mas L.
Il corniolo è una specie pontico-mediterranea-orientale presente in
tutta l'Italia continentale con optimum nella fascia submediterranea.
Cresce nei boschi termofili a carpino nero e roverella, nei loro
mantelli e nelle siepi, su suoli non molto profondi, sia calcarei che
arenacei, con altre specie di mantello. La precoce fioritura gialla
spicca nella vegetazione in abito ancora invernale. È una pianta molto
resistente sia a parassiti che a malattie. I frutti possono essere
consumati freschi oppure utilizzati nella preparazione di marmellate.
Il legno, assai duro, si presta alla costruzione di piccoli utensili come
pestelli da mortaio, ingranaggi dei mulini, etc.; gli antichi Romani lo
impiegavano per la fabbricazione delle aste dei giavellotti. Il nome
generico deriva dalla radice indoeuropea 'kar' (duro), da cui anche il
latino 'cornus' (corno), ed allude alla durezza del legno; il nome
specifico, che in latino significa 'maschile', quindi 'forte', 'robusto', fu
usato per contrapporlo al
Cornus sanguinea
, chiamato da Plinio
'Cornus femina'. Forma biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
3
Petali più di 4
Chimonanthus praecox (L.) Link
Arbusto originario del Giappone e della Cina, dove è tipico di
ambienti montani, introdotto in Europa come pianta ornamentale.
Predilige esposizioni in pieno sole e terreni silicei ben drenati. Molte
parti della pianta contengono olii essenziali. In Cina i fiori sono
utilizzati come rimedi tradizionali per curare morbillo, tosse,
tonsillite e faringite. I semi sono velenosi se ingeriti. Il nome
generico deriva dal greco 'cheimón' (inverno) e 'anthos' (fiore), in
riferimento alla fioritura invernale; il nome specifico allude al fatto