10
platanoides
, oppure in riferimento al fatto che il legno di alcune
specie europee, molto compatto ed elastico, era usato per la
fabbricazione di lance. L'etimologia del nome specifico è incerta:
alcuni autori suggeriscono una derivazione da 'negus' inteso come
'indiano'. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
16
Foglie con più di 5 foglioline. Basi dei piccioli distanti l'una dall'altra. Nervature laterali
delle foglioline non raggiungenti il margine. Frutti non appaiati
Fraxinus excelsior L. subsp. excelsior
Il frassino maggiore è un albero europeo-caucasico presente in tutta
Italia salvo che in Basilicata e Calabria (in Sardegna solo come
specie avventizia) dal livello del mare alla fascia montana inferiore,
con optimum nella fascia submediterranea. Cresce in boschi ripari
di latifoglie decidue ed in forre umide, su suoli freschi e profondi
ricchi in humus. È una specie interessante per l'arboricoltura da
legno: viene governato a fustaia con turni di 70-80 anni, raramente
a ceduo; il legno, molto pregiato, di colore bruno chiaro, con riflessi
lucidi, elastico e di facile lavorazione, viene utilizzato per remi, sci,
racchette da tennis, mazze da golf, stecche da biliardo, mobili, ecc.
Talvolta viene utilizzato come pianta ornamentale. Può vivere fino
a 250 anni. Il nome generico, già utilizzato da Plinio il Vecchio,
deriva dal greco 'frasso' (difendo), forse per l'uso dell'orniello come
pianta per siepi. Il nome specifico significa 'maestoso' e si riferisce
al grande sviluppo della chioma. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
17
Foglie lobate
18
17
Foglie non lobate
21
18
Foglie con 3 lobi
Acer buergerianum Miq.
Albero originario del Giappone, della Corea e della Cina orientale.
Fu introdotto in Europa ed in Nordamerica intorno al 1896 ed oggi
è ampiamente coltivato come pianta da giardino in tutte le regioni
temperate dell'emisfero boreale. In Giappone è chiamato ‘kaede’,
letteralmente 'mano di rospo', per la forma particolare delle foglie.
Sopporta molto bene la siccità e non risente delle drastiche potature.
Predilige terreni ben drenati, leggermente acidi, con esposizione in
pieno sole. Il nome generico era già in uso presso i Romani, e
deriva dal latino 'acer' (appuntito, acuto), forse per la forma dei
denti fogliari di
A. platanoides
, oppure in riferimento al fatto che il
legno di alcune specie europee, molto compatto ed elastico, era
usato per la fabbricazione di lance. Il nome specifico ricorda
Heinrich Buerger (1804-1858), fisico, biologo e botanico in
Giappone per conto del Governo Olandese, che diede un notevole
contributo allo studio della flora e della fauna di questo paese.
Forma biologica: fanerofita scaposa.
18
Foglie con 5 lobi
19
19
Ali del frutto formanti un angolo ottuso con il peduncolo o perpendicolari ad esso
(cercate i frutti sotto l'albero!)
Acer platanoides L.