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acetilsalicilico o acido acetilspirico, da cui la ditta farmaceutica
Bayer coniò il termine 'aspirina'. Il nome generico deriva dal greco
'spéira' (fune), perché i fusti, a volte contorti, possono ricordare una
sottile corda; il nome specifico allude ad uno dei luoghi d'origine, il
Giappone. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
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Fiori bianchi
Spiraea spp.
Genere eurasiatico di piante generalmente arbustive con la
maggiore diversità in Asia centro-orientale. Molte specie e cultivar
sono utilizzate da noi in parchi e giardini a scopo ornamentale. Il
nome 'aspirina' deriva dal genere
Spiraea
, in cui nel XIX secolo era
inclusa anche
Filipendula ulmaria
(
Spiraea ulmaria
). L'acido
salicilico fu scoperto nel 1839 nei fiori di questa pianta, per cui fu
chiamato 'acido spirico'; nel 1859 il chimico tedesco Hoffmann
acetilò l'acido salicilico, ottenendo l'acido acetilsalicilico o acido
acetilspirico, da cui la ditta farmaceutica Bayer coniò il termine
'aspirina'. Il nome generico deriva dal greco 'spéira' (fune), perché i
fusti, a volte contorti, possono ricordare una sottile corda. Forma
biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Fiori senza petali. Frutto secco
Carpinus betulus L.
ll carpino bianco è un albero europeo-continentale presente in tutta
l'Italia continentale salvo che in Valle d'Aosta sino alla fascia
montana inferiore, con optimum nella fascia submediterranea.
Cresce in boschi maturi di latifoglie decidue, su suoli argillosi
profondi, molto freschi ed umiferi. Il legname è di difficile
lavorazione perché a fibre contorte, duro e tenace; viene impiegato
nella fabbricazione di arnesi sottoposti a sforzo (manici, ruote
dentate, denti di rastrello, ecc.). Il carbone, un tempo, era impiegato
in modo speciale per preparare la 'polvere da schioppo'. Dalla
corteccia si ricavano principi tintori usati per colorare in giallo ed in
bruno le sete, le lane ed il cotone. Le foglie, sia fresche che secche,
forniscono un buon foraggio per ovini e suini. Viene anche
utilizzato a scopo ornamentale, soprattutto perché si presta alla
formazione di dense siepi. Il nome generico era già utilizzato dagli
antichi Romani; quello specifico allude alle foglie vagamente simili
a quelle della betulla. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo
di fioritura: maggio-giugno.
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Fiori con petali. Frutto carnoso
Prunus cerasifera Ehrh.
Il mirabolano è una specie originaria dell'Asia occidentale,
introdotta in Italia già dai Romani, che ne apprezzavano i frutti.
Nell'Italia continentale si è ampiamente spontaneizzato, divenendo
in qualche caso un arbusto invadente, dal livello del mare agli 800
m circa. Attualmente la sua coltivazione come albero da frutto ha
perso importanza; viene invece ampiamente utilizzato come
portainnesto per altre specie di
Prunus
da frutto, ed è anche
impiegato a scopo ornamentale lungo le strade o nei giardini,
soprattutto nelle varietà a foglie arrossate, per le sue precoci
fioriture. Può vivere fino a 80 anni. Il nome generico, già in uso
presso i Romani, è di etimologia incerta; quello specifico allude alla
somiglianza dei frutti con quelli del ciliegio ('cerasus', nome dato