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dai Romani all'amarena e che deriva da Cerasunte, località presso il
Mar Nero). Forma biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Piante sempreverdi con foglie coriacee
62
61
Piante decidue con foglie non coriacee
65
62
Foglie più lunghe di 10 cm
63
62
Foglie più brevi di 10 cm
64
63
Foglie completamente prive di peli. Fiori e frutti disposti in racemi eretti
Prunus laurocerasus L.
Il lauroceraso è originario dell'Asia Minore e dell'Europa sud-
orientale; è stato diffuso a scopo ornamentale nel resto dell’Europa
nel XVI secolo. In Italia, ove la sua presenza è documentata dal
1558, è ampiamente diffuso a scopo paesaggistico-ornamentale
soprattutto per siepi sempreverdi, grazie alla sua robustezza ed
adattabilità alle potature frequenti. Tende raramente a
spontaneizzarsi senza però diventare invasivo; è segnalato come
specie avventizia in Italia centro-settentrionale (salvo che in Valle
d'Aosta e Friuli Venezia Giulia) e Abruzzo (non ritrovato in tempi
recenti in Campania), dal livello del mare ai 300 m circa. Tutte le
parti della pianta contengono elevate quantità di glicosidi
cianogenetici ad azione tossica. Il nome generico, già in uso presso
i Romani, è di etimologia incerta; quello specifico allude alle foglie
che richiamano quelle dell'alloro e ai frutti che richiamano le
ciliegie. Forma biologica: fanerofita scaposa/fanerofita cespitosa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie (almeno alcune) con peli rugginosi di sotto. Fiori e frutti non disposti in racemi
eretti
Magnolia grandiflora L.
Specie originaria delle regioni meridionali degli Stati Uniti, fu
importata in Europa nel 1737. Ne è documentata la presenza in
Italia dal 1760. Viene utilizzata soprattutto come grande pianta
ornamentale in parchi e giardini, per i fiori vistosi e profumati e per
il denso fogliame, ma ha un accrescimento piuttosto lento. Il nome
generico è dedicato al botanico francese Pierre Magnol, vissuto nel
XVII secolo; il nome specifico fa riferimento alle ragguardevoli
dimensioni dei fiori. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo
di fioritura: maggio-giugno.
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Albero. Fiori senza petali. Frutto una ghianda
Quercus ilex L. subsp. ilex
Il leccio è l'albero mediterraneo per eccellenza, presente allo stato
spontaneo in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, ma
molto più abbondante nell'Italia mediterranea. È la specie
dominante nei residui boschi di sclerofille sempreverdi della
macchia mediterranea, su suolo preferibilmente acido; ai margini
dell'areale cresce anche nei boschi decidui o in habitat rupestri in
siti caldo-aridi, su suoli calcarei primitivi e ricchi in scheletro. Ha
limitati impieghi artigianali, essendo il legno molto duro e resistente
alle alterazioni ma difficile da lavorare e stagionare; viene
comunque usato per oggetti sottoposti a forti sollecitazioni e usura,
come parti di attrezzi agricoli, pezzi per torchi, presse e
imbarcazioni, ecc. La corteccia è usata per la concia delle pelli,
perché ricca in tannini. Le ghiande sono impiegate