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Specie originaria dell'Asia Orientale (Cina, Corea, Giappone), fu
introdotta in Europa dalla Cina come pianta ornamentale nel 1759.
In Europa meridionale è ampiamente utilizzata a scopo ornamentale
in parchi, giardini ed alberature stradali, soprattutto per il periodo di
fioritura molto lungo. In Italia è frequentemente coltivata, dal
livello del mare ai 600 m circa, senza mostrare tendenza alla
spontaneizzazione; viene segnalata come avventizia solo in Sicilia.
Nei paesi d'origine il legno, molto compatto e raramente attaccato
dagli insetti, viene utilizzato in falegnameria e nella costruzione di
case, di ponti e traversine ferroviarie. Il genere è dedicato a Magnus
von Lagerström (1691-1759), direttore della Compagnia svedese
delle Indie, che inviò a Linneo numerose piante esotiche. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
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Scorza divisa in placche poligonali. Foglie con picciolo più lungo di 3 mm. Frutto carnoso
Diospyros lotus L.
Albero originario delle zone temperate dell’Asia, introdotto in
Europa come pianta ornamentale o come portainnesto del caco.
Predilige terreni calcarei asciutti. I frutti, commestibili, sono una
piccola bacca sferica di 2 cm di colore giallo-arancio: inizialmente
molto aspri, avvizzendo, diventano dolci e gradevoli. La specie è
conosciuta sotto diverse denominazioni, tra le quali ‘legno di
Sant'Andrea’ e ‘legno santo’, perché leggenda vuole che
Sant'Andrea fosse stato crocifisso proprio su quest'albero. Il nome
generico è dato dall'unione dei due termini greci antichi ‘diós’ (Dio)
e ‘pyrós’ (frutto) e letteralmente significa 'frutto degli dei'. Il nome
specifico deriva dal greco 'lotos' > lat. 'lotus' nome con cui venivano
indicate diverse piante fra cui trifoglio e meliloto, leguminose
selvatiche foraggere e commestibili, ed il famoso Loto di cui si
nutrivano i lotofagi, una pianta non identificata con sicurezza, di cui
uno dei candidati è proprio questa specie. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.