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Foglie verdi di sopra, bianco-pelose di sotto
Populus alba L.
Il pioppo bianco è un albero a distribuzione paleotemperata presente
in tutta Italia al di sotto della fascia montana inferiore. Forma
boschetti, a volte lungo corsi d'acqua ed in aree palustri, su suoli
limoso-argillosi profondi e ricchi in basi, a volte periodicamente
sommersi. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da carta; è impiegato
anche nella fabbricazione di fiammiferi, compensati, truciolati. Il
portamento maestoso lo rende adatto a scopo ornamentale per parchi
e giardini. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso
presso gli antichi Romani; quello specifico allude al colore chiaro
della faccia inferiore delle foglie e della corteccia. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
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Foglie verdi su entrambe le facce
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Scorza desquamantesi in placche. Foglie senza odore balsamico
Platanus hispanica Mill. ex Münchh.
Sembra sia un ibrido, spontaneo e fertile, tra individui coltivati di
platano orientale (
Platanus orientalis
L.), originario del sud-est
dell'Europa, e di platano occidentale (
Platanus occidentalis
L.),
originario del Nordamerica e introdotto in Europa a partire dal XVI
secolo. Alcuni autori ritengono però che sia una cultivar di
P.
orientalis
. In Italia è stato ampiamente utilizzato nel giardino alla
francese e per ornare piazze e viali, dal livello del mare agli 800 m
circa. Si tratta infatti di un albero longevo, frugale, adatto a vari tipi
di terreno, resistente all'inquinamento e alle potature. A partire dagli
anni '70 del '900, una grave malattia fungina, il cancro colorato del
platano, ha compromesso il patrimonio platanicolo delle città
italiane e la specie è ora meno utilizzata per scopi ornamentali. Il
legno, con grana fine e colore dal rossiccio al bruno, viene
impiegato per lavori al tornio e impiallacciati. Il nome generico
deriva dal greco 'platys' (largo), in riferimento alla forma ampia
delle foglie e della chioma; il nome specifico allude alla Spagna,
dove questo ibrido è stato osservato per la prima volta nel XVII
secolo, in un luogo dove sia il platano europeo che quello americano
erano stati piantati. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
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Scorza non desquamantesi in placche. Foglie con odore balsamico se sfregate tra le dita
Liquidambar styraciflua L.
Albero originario del settore atlantico del Nord America e
dell'America Centrale, fu introdotto in Europa nel 1681 dal
missionario John Banister (1650–1692). In Italia è utilizzato
esclusivamente a scopo ornamentale: è una pianta decorativa,
soprattutto in autunno quando le foglie assumono una vivace
colorazione giallo-rossa. In Nord America il legno, compatto e
rossastro, ha notevole importanza commerciale. La resina,
recuperata dalla scorza, è usata in conceria per profumare le pelli ed
nell'industria profumiera. Vive circa 150 anni. Si può confondere
facilmente con alcuni aceri, che però hanno foglie opposte e non
odorose. Il nome generico deriva dal latino 'liquidus' (liquido) e
dall'arabo 'ambar' (ambra), per la secrezione resinosa fluida ed
aromatica; il nome specifico deriva dal greco 'styrax', nome dato alla
resina di altri alberi europei (da cui il nome italiano 'storace'). Forma
biologica: fanerofita scaposa.