5
1
Foglie a forma di ago o di squama, più strette di 3 mm
2
1
Foglie più larghe di 3 mm
9
2
Foglie a forma di squama, più brevi di 5 mm
3
2
Foglie a forma di ago, più lunghe di 5 mm
5
3
Fiori rosa o bianchi, con petali. Foglie non odorose se sfregate tra le dita
Tamarix gallica L.
Specie mediterraneo-atlantica con areale centrato sulle coste del
Mediterraneo occidentale, è presente in quasi tutta Italia, salvo che
in Valle d'Aosta, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Umbria e forse
Abruzzo (avventizia nelle Marche), dal livello del mare agli 800 m
circa. Cresce in greti di torrenti, su sabbie umide subsalse. Visti i
suoi habitat costieri, è una pianta resistente alle inondazioni di acqua
salmastra. Viene coltivata sia per il consolidamento dei terreni
sabbiosi che per formare barriere frangivento in aree costiere. Grazie
alla ricca e vistosa fioritura viene utilizzata a scopo ornamentale. Il
legno in passato era utilizzato per la fabbricazione di pipe. Può
vivere fino a 100 anni circa. Il nome generico pare provenire da
quello del fiume pirenaico spagnolo Tàmaris (o Tambro) o dai
Tamarici, popolo dei Pirenei. Questi termini sono però assonanti
anche con l'arabo 'tamár' (palma) e con l'ebraico 'tamaris' (scopa), ed
in effetti un tempo i ramoscelli di questa pianta venivano impiegati
come ramazza; il nome specifico deriva dal latino e allude alla sua
presenza lungo le coste della Francia (Gallia). Forma biologica:
fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
giugno.
3
Fiori senza petali. Foglie fortemente odorose se sfregate tra
le dita
4
4
Albero con rametti angolosi
Cupressus sempervirens L.
Specie originaria dell'Asia Minore e del Mediterraneo orientale, da
tempi antichissimi molto utilizzata in Italia sia a scopo ornamentale
sia negli impianti di rimboschimento, ma senza alcuna tendenza a
spontaneizzarsi. Il cipresso è stato introdotto in Italia forse dagli
Etruschi e poi si è diffuso entrando stabilmente fra i componenti del
nostro paesaggio. Tollera la siccità e si adatta a qualsiasi terreno, ma
è soggetto a malattie crittogamiche e a parassiti animali: il fungo
Coryneum cardinale
Wag. ha minacciato l'esistenza dei cipressi
italiani. Il cipresso è ampiamente coltivato per il suo portamento,
che lo rende adatto alla realizzazione di giardini all'italiana e
alberature stradali, siepi frangivento e rimboschimenti. Le foglie, i
rami e le pigne hanno impiego officinale, dalla corteccia si ricava
per distillazione un olio essenziale usato in profumeria. Il nome del
genere è quello comune presso i Romani, derivato dal greco
'kypárissos', che origina da 'kuo' (io genero, produco germogli) e
'párisos' (simile, uguale), in riferimento all'accrescimento
simmetrico della pianta. Il nome specifico in latino significa
'sempreverde'. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: febbraio-maggio.
4
Piccolo arbusto con rametti appiattiti
Platycladus orientalis (L.) Franco