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Specie endemica della Cina nordoccidentale dove vive in aree con
clima secco e freddo, è stata introdotta in Europa verso la metà del
'700; è l'unica specie del genere
Platycladus
e un tempo veniva
inclusa nel genere
Thuja
. In Europa è ampiamente utilizzata a scopo
ornamentale grazie alla rapida crescita ed alla resistenza
all'inquinamento, e ne sono state selezionate numerose cultivar; è
presente come avventizia in alcune regioni dell'Italia centro-
settentrionale, dal livello del mare agli 800 m circa. Ha scarsa
tendenza ad inselvatichirsi ad opera degli uccelli presso gli abitati e
a volte in luoghi rupestri. In Oriente la specie viene spesso chiamata
'albero della vita' per la sua longevità e viene frequentemente
piantata nei pressi dei templi; il legno viene utilizzato per
costruzioni e bruciato a mo' di incenso. Tutte le parti della pianta
sono velenose a causa della presenza di tuione. Il vecchio nome
generico (
Thuja
) deriva dal greco 'thyon' (albero odoroso), facendo
riferimento alla resina un tempo bruciata al posto dell'incenso per
riti religiosi. Il nuovo nome generico in greco significa 'a rami
appiattiti'. Il nome specifico allude all'area d'origine della pianta
rispetto all'Europa, l'oriente. Forma biologica: fanerofita
cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
5
Foglie appiattite, decidue
Taxodium distichum (L.) Rich.
Il cipresso calvo è originario delle zone paludose degli Stati Uniti
presso il Golfo del Messico. È stato introdotto in Europa nel XVII
secolo, ove viene utilizzato a scopo ornamentale in parchi cittadini
(generalmente vicino a laghetti e corsi d'acqua, dove trova
condizioni più simili a quelle dell'ambiente originale). In Italia, oltre
ad essere coltivato, dal livello del mare ai 300 m circa, è anche
segnalato come specie avventizia in Lombardia e Trentino-Alto
Adige. È tra le poche conifere con foglie decidue. Il nome del genere
(
Taxodium
) allude all'aspetto simile al tasso (
Taxus baccata
), che
però è sempreverde. È un albero longevo, può raggiungere i 1000
anni di età. Forma biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie non appiattite, sempreverdi
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6
Foglie isolate, più brevi di 4 cm
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Foglie riunite in fascetti, più lunghe di 4 cm
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7
Albero. Foglie verdi
Picea abies (L.) H. Karst.
L'abete rosso è una specie eurosiberiana che in Italia è comune ed
abbondante sulle Alpi al di sopra della fascia montana superiore ove
domina la fascia oroboreale, con optimum sulle catene interne a
clima più continentale, raggiungendo allo stato spontaneo
l'Appennino settentrionale. Viene spesso usato per rimboschimenti,
e viene frequentemente coltivato in parchi e giardini pubblici e
privati anche al di fuori del suo areale naturale. Dalla corteccia si
ricava tannino e dalla resina la 'Resina di Borgogna' e la 'Trementina
di Strasburgo'. Il legno è di colore chiaro, poco pesante e tenero,
facilmente lavorabile e perciò largamente impiegato nella
costruzione di mobilio non di pregio. Il legno ha anche un forte
potere calorifico dato dalla resina, maggiore di quello di molte
latifoglie. Il nome generico deriva dal latino 'pix' (resina o pece),
sostanza prodotta in gran quantità da questi alberi. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.