Pagina 23 - Fratta_book

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ll carpino bianco è un albero europeo-continentale presente in
tutta l'Italia continentale salvo che in Valle d'Aosta sino alla
fascia montana inferiore, con optimum nella fascia
submediterranea. Cresce in boschi maturi di latifoglie decidue,
su suoli argillosi profondi, molto freschi ed umiferi. Il legname
è di difficile lavorazione perché a fibre contorte, duro e tenace;
viene impiegato nella fabbricazione di arnesi sottoposti a sforzo
(manici, ruote dentate, denti di rastrello, ecc.). Il carbone, un
tempo, era impiegato in modo speciale per preparare la 'polvere
da schioppo'. Dalla corteccia si ricavano principi tintori usati
per colorare in giallo ed in bruno le sete, le lane ed il cotone. Le
foglie, sia fresche che secche, forniscono un buon foraggio per
ovini e suini. Viene anche utilizzato a scopo ornamentale,
soprattutto perché si presta alla formazione di dense siepi. Il
nome generico era già utilizzato dagli antichi Romani; quello
specifico allude alle foglie vagamente simili a quelle della
betulla. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
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Foglie a margine arrotondato. Rami giovani attaccaticci. Frutti disposti in strutture
legnose simili a piccole pigne
Alnus glutinosa (L.) Gaertn.
L'ontano comune è un albero eurosiberiano presente in tutta
Italia (in Puglia come avventizio) al di sotto della fascia
montana superiore. Cresce lungo i corsi d'acqua, formando
popolamenti ripari. Il legno, di un caratteristico colore giallo-
aranciato, assume notevole resistenza quando è immerso
nell'acqua per cui è sempre stato usato per fondazioni di
palafitte e strutture sommerse in genere; non a caso è un albero
molto adattato ai terreni inondati. Gli apparati radicali ospitano
batteri azotofissatori simbionti, per cui la pianta fertilizza
naturalmente il suolo. Il nome generico, già in uso presso i
Romani, potrebbe derivare dalla radice celtica 'al lan' (presso
l'acqua) per l'ecologia di molte specie, quello specifico allude ai
rami giovani attaccaticci. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Fiori e frutti disposti in racemi pendenti
Prunus padus L. subsp. padus
Specie a larga diffusione euroasiatica, dalla penisola iberica ed
isole britanniche fino alla Siberia; si spinge a nord fino ad oltre
il 70° parallelo, mentre nella zona mediterranea si trova solo a
quote montane e per lo più sporadica. In Italia è presente nelle
regioni settentrionali. Predilige di norma suoli poveri di calcio,
freschi e ricchi di acqua. La polvere, l'infuso e la tintura della
corteccia,
contenente
amigdalina,
hanno
proprietà
antispasmodiche, astringenti, febbrifughe, diuretiche e
diaforetiche. In Scozia si ricava un vino dalla fermentazione dei
frutti. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di
etimologia incerta; quello specifico è il nome latino del fiume
Po. Forma biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Fiori e frutti non disposti in racemi pendenti
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Ovario semi-infero, visibile sul fondo di un ricettacolo
scavato a coppa. Frutto contenente un solo seme
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