Pagina 7 - Fratta_book

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Fiori non disposti in racemi penduli
Prunus avium L. subsp. avium
Il ciliegio è oggi divenuto subcosmopolita per coltivazione in
diverse varietà. L'areale originario dovrebbe essere il territorio
che va dal Caucaso ai Balcani; l'ingentilimento e la messa a
coltura sono iniziati nell'Asia occidentale. Allo stato coltivato è
comune in tutta Italia sino alla fascia montana inferiore; allo
stato subspontaneo è diffuso ma non comune. Cresce in boschi
mesofili maturi e talvolta nelle siepi, su suoli argillosi piuttosto
profondi e abbastanza ricchi in composti azotati. Si coltiva per il
frutto fresco o da conservare in alcool, come pianta
ornamentale, per la ricca fioritura primaverile e per l'aspetto che
acquisisce in autunno con l'ingiallimento delle foglie, oppure
per il legname. Il legno è duro, a grana uniforme, dalle tonalità
calde, bruno-rossicce, e si presta bene per la costruzione di
mobili di pregio e lavori al tornio. Le foglie contengono una
sostanza colorante viola. Vive tra gli 80 e i 120 anni. Il nome
generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia incerta,
quello specifico in latino significa 'degli uccelli'. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
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Foglie opposte
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Foglie alterne
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Pianta lianosa, con fusti rampicanti o volubili
Humulus lupulus L.
Il luppolo è una specie eurasiatico-nordamericana presente in
tutta Italia, dal livello del mare ai 1200 m circa. Originaria di
boschi alluvionali periodicamente inondati, si è trasferita in siti
ruderali su suoli limoso-argillosi freschi e piuttosto profondi,
ricchi in composti azotati. I fiori, sia femminili che maschili,
sono utilizzati nel processo della produzione della birra, a cui il
luppolo conferisce il tipico aroma. I getti giovani vengono
utilizzati come gli asparagi per condire risotti e frittate. Il nome
generico deriva da quello altogermanico della pianta (Humel),
utilizzata per la produzione della birra; quello specifico è di
significato incerto. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo
di fioritura: maggio-agosto.
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Alberi o arbusti
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Foglie composte (divise in foglioline completamente separate tra loro)
Fraxinus angustifolia Vahl subsp. oxycarpa (Willd.) Franco & Rocha Afonso
Il frassino meridionale è un albero sudest europeo, presente in
quasi tutta Italia salvo che in Valle d'Aosta, Trentino-Alto
Adige, Liguria e Sicilia, dal livello del mare ai 1000 m circa.
Cresce in boschi paludosi, su suoli pesanti, limoso-argillosi,
ricchi in composti azotati e con ristagno d'acqua. Come
dall'orniello, anche da questa specie si estraeva la manna, una
sostanza zuccherina contenente mannite, dalle proprietà
debolmente lassative. Il nome generico, già utilizzato da Plinio
il Vecchio, deriva dal greco 'frasso' (difendo), forse per l'uso
dell'orniello come pianta per siepi. Forma biologica: fanerofita
scaposa Periodo di fioritura: novembre-gennaio.
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Foglie non composte
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