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Sinonimi:
J. oxycedrus
L. subsp.
macrocarpa
(Sibth. &
Sm.) Neilr.
Nome comune:
ginepro rosso macrocarpo.
Morfologia:
specie arbustiva o arborea, sempreverde, alta fino
a 5 m, molto ramificata e con chioma relativamente ampia.
Corteccia dapprima liscia e sottile, poi grigio-bruna tendente al
rossiccio e desquamantesi in strisce longitudinali. Foglie
aghiformi, rigide, pungenti, verticillate a tre, lunghe fino a 25
mm, con due bande bianche (linee stomatifere) sulla pagina
superiore. Specie dioica con fiori maschili in piccoli in gruppi
ascellari o terminali; coni femminili (galbuli) di colore bruno,
pruinosi, larghi 8-15 mm.
Areale:
Stenomediterraneo.
Habitat:
pendii rupestri.
Presenza nel Parco:
rarissimo, presente solo
alle Gole di Popoli.
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Foglie disposte in verticilli (più foglie originanti dallo
stesso punto del fusto). Fiori con petali
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Foglie non verticillate. Fiori senza petali
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Rami giovani bianco-pelosi. Antere con 2 appendici basali rivolte in basso (lente!)
Erica arborea L.
Nome comune:
radica, scopa, scopone, ulice.
Morfologia:
fanerofita cespugliosa 1-5 m. Fusto a corteccia rossastra; rami
giovani bianco-lanosi. Foglie patenti o riflesse, aghiformi (0.5 x
5 mm), di sotto con una linea bianca. Fiori nella posizione
estrema dei rami (ma sormontati da rametti con sole foglie);
peduncoli 3 mm, con bratteole verso la metà; calice 1.5 mm
bianco; corolla ± campanulata o un po’ ristretta alla fauce, 2-
2.5 x 2.5-3 mm; antere bruno-rossastre, incluse, 0.8 mm, con
appendici; stilo sporgente di 2-3 mm.
Areale:
Mediterraneo,
Canarie e Africa centro-orientale.
Habitat:
macchie, cedui di
leccete, garighe (su substrato siliceo)
Presenza nel Parco:
comune sui Monti della Laga, rara altrove.
Note:
questa erica,
essendo specie acidofila, risulta diffusa solo sui Monti della
Laga, ove spesso dà vita a formazioni estese nelle zone
disboscate. Localmente è nota sotto le voci di
ulici, once,
bruscinarielle
; quest’ultimo termine potrebbe essere
ricollegato al termine francese
bruyère
che nella lingua
transalpina individua proprio le eriche. In passato un’attività
economica era connessa all’estrazione e commercializzazione
del ciocco legnoso che ben si presta per la realizzazione di pipe
ed altri manufatti.
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Rami giovani glabri. Antere senza appendici
Erica scoparia L. subsp. scoparia
Nome comune:
erica da scope, scopa, scopa gentile, scopiglio.
Morfologia:
arbusto cespuglioso di 30-150 cm di altezza. Fusti
legnosi con corteccia bruna, i giovani fusti si presentano glabri
con corteccia rossastra alternata a placche argentine. Foglie
generalmente incurvate (0.7-1 x 4-5 mm); margine fogliare
revoluto ricoprente i 2/3 delle pagina inferiore. Fiori penduli
riuniti in racemi lassi terminati da un ciuffo di foglie; corolla
verdastra campanulata-ovoide (2 mm); antere incluse, senza
appendice.
Areale:
Mediterraneo centro-occidentale.
Habitat:
macchie e garighe.
Presenza nel Parco:
anticamente indicata
per Tossicia e S. Pietro, da confermare.