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Nome comune:
salice a orecchiette.
Morfologia:
arbusto
policormico alto fino a 1-1.5 (-2) m, a sagoma pressoché sferica
per l’abbondante ramificazione eretto-patente. Rami sottili,
talora contorti, di norma angolosi, da giovani fittamente coperti
da una peluria rossa-brunastra, ben presto glabri, a corteccia
verde-brunastra o brunastro-scura. Legno di 2-4 anni provvisto
sotto la corteccia di evidenti salienze lunghe 1-2 cm. Foglie da
obovate a ovali-lanceolate, lunghe 2-4 (-6) cm, 1.5-3 volte più
lunghe che larghe, brevemente cuspidate, e con l’apice spesso
ricurvo lateralmente, più o meno cuneate alla base, a margine
ondulato, grossolanamente e irregolarmente dentato, revoluto
fra i denti che sono perpendicolari al margine stesso (carattere
questo che contraddistingue la specie in questione da tutti gli
altri salici a foglie dentate, nelle quali i denti risultano sempre
diretti verso l’apice). Lembo fogliare superiore distintamente
rugoso, dapprima pubescente, poi sparsamente peloso, infine un
po’ lucido, verde scuro. Pagina inferiore densamente
pubescente, di colore glauco. Nervature secondarie in numero
di 7-10 paia. Picciolo lungo 4-7 mm. Stipole di norma bene
sviluppate, reniformi o semicordate, persistenti. Amenti
subsessili, i fiori maschili bislungo-ovati, lunghi 2-3 cm, i fiori
femminili cilindrici, lunghi fino a 3 cm, allungantisi
nell’infruttescenza. Fiori maschili e femminili con un solo
nettario. Brattee ovali, densamente e lungamente pelose,
bicolori giallo-brune alla base, più scure all’apice. Stami a
filamenti pelosi alla base, fino a quattro volte più lunghi della
brattea; antere dapprima rossastre poi gialle. Ovario cilindrico-
fusiforme, stipitato, pubescente, lungo 5 mm nel frutto.
Areale:
Eurasiatico.
Habitat:
specie legata a substrati acidi molto
umidi quali acquitrini, stagni, torbiere.
Presenza nel Parco:
anticamente indicato per Pizzo di Sevo, ma mai confermata. La
presenza nel Parco resta dubbia.
209 Foglie lisce o debolmente rugose di sopra, annerenti col disseccamento
Salix apennina A.K. Skvortsov
Nome comune:
salice dell’Appennino.
Morfologia:
arbusto di
2-4 m, raramente fino a 6-8 m, con rami giovani olivastri o
giallo-brunastri, gli altri grigi con salienze di 6-30 mm sotto la
corteccia. Foglie glabre, obovate, oblanceolate o ellittiche,
lunghe 2,5-8 cm, con apice da ottuso ad acuminato e base
cuneata, a margine da dentato ghiandoloso a subintero, verdi di
sopra, cesio-opache di sotto, con nervature prominenti; stipole
semicordate, asimmetriche, dentato-ghiandolose. Amenti
maschili ovati, lunghi fino a 3 cm, i femminili più sottili, lunghi
fino a 7 cm. Capsula da glabra a pubescente.
Areale:
Svizzera,
Italia e Corsica.
Habitat:
fossi, torrenti e altre zone umide.
Presenza nel Parco:
comune.
210 Foglie opache di sopra
211
210 Foglie un po' lucide di sopra
212
211
Foglie lunghe 8-15 cm, con picciolo di 6-15 mm, con larghezza massima verso la metà
o al di sotto di questa
Salix caprea L.