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Il frassino maggiore è un albero europeo-caucasico presente in tutta
Italia salvo che in Basilicata e Calabria (in Sardegna solo come
specie avventizia) dal livello del mare alla fascia montana inferiore,
con optimum nella fascia submediterranea. Cresce in boschi ripari di
latifoglie decidue e in forre umide, su suoli freschi e profondi ricchi
in humus. Il nome generico deriva dal greco 'frasso' (difendo), forse
per l'uso dell'orniello come pianta per siepi. È una specie
interessante per l'arboricoltura da legno: viene governato a fustaia
con turni di 70-80 anni, raramente a ceduo; il legno, elastico e facile
da lucidare, viene utilizzato per remi, sci, racchette da tennis e
mobili.
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Gemme grigie o bruno chiare. Fiori con petali
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Foglie con più di 5 foglioline. Fiori bianchi. Frutti non appaiati
Fraxinus ornus L. subsp. ornus
L'orniello è una specie mediterraneo-pontica presentein tutta Italia
dal livello del mare alle faggete termofile della fascia montana
inferiore. Cresce nei boschi aperti, nei mantelli, su substrati sia
calcarei che marnoso-arenacei, soprattutto con Ostrya carpinifolia,
ma anche in boschi più maturi di querce. Il nome generico deriva dal
greco 'frasso' (difendo), forse per l'uso dell'orniello come pianta per
siepi; il nome specifico in latino significa 'ornamentale'. In Italia
meridionale la linfa zuccherina è utilizzata per la produzione della
manna, sostanza zuccherina contenente mannite con deboli proprietà
lassative, che viene estratta con incisioni praticate nella corteccia e
lasciata rapprendere all’aria. L’Orto Botanico possiede al momento
un esemplare di orniello in vivaio.
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Foglie con al massimo 5 foglioline. Fiori verdastri. Frutti appaiati
Acer negundo L.
Specie originaria della porzione orientale del Nord America,
introdotta in Europa nel ‘600 e oggi diffusa come essenza
ornamentale. Questa specie di distingue facilmente da tutte le altre
perché non ha le foglie palmato-lobate caratteristiche di questo
Genere, ma imparipennate, con 3-5 foglioline. Dalla linfa si può
estrarre una sostanza zuccherina (sciroppo d’acero). Vive circa 150
anni. Il nome specifico ha etimologia incerta: alcuni autori
suggeriscono una derivazione da ‘negus’ inteso come ‘indiano’.
All’Orto Botanico sono presenti due esemplari, entrambi a
portamento arboreo: uno, situato sulla Montagnola, ha un fusto
sinuoso terminante con in una chioma protesa verso il Giardino
Ducale che gli conferisce un portamento nettamente sbilanciato.
L’altro, ubicato nell’aiuola adiacente a viale Caduti in Guerra, è di
dimensioni maggiori e ha un portamento più eretto, favorito
probabilmente dal terreno pianeggiante e dall’assenza di
competizione con altri alberi.
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Foglie lobate
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Foglie non lobate
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Foglie con più di 5 lobi principali
Acer palmatum Thunb. ex Murray