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Frutto non rosso
65
Foglie con picciolo più breve di 1 cm
Ligustrum vulgare L.
Specie delle zone temperate dell'Eurasia presente in tutta Italia salvo
che in Sardegna sino alla fascia montana inferiore. Cresce nei
mantelli dei boschi decidui termofili ma anche nelle siepi e nel
sottobosco, su suoli da superficiali a profondi e freschi, ricchi in
basi, più o meno umiferi, con optimum su substrati calcarei. Il nome
generico, già in uso presso i Romani, deriva dal latino 'ligare' per la
flessibilità dei rametti usati nelle campagne come legacci; il nome
specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune',
'diffuso', 'frequente'. Tutte le parti della pianta - soprattutto le bacche
- contengono glucosidi e sono tossiche; il succo dei frutti era un
tempo utilizzato per la preparazione di inchiostri. È un’ottima pianta
mellifera e viene comunemente utilizzata per la formazione di siepi.
L’Orto Botanico possiede un esemplare in vivaio.
65
Foglie con picciolo più lungo di 1 cm
66
66
Fiori e frutti disposti in corimbi ombrelliformi. Frutto carnoso
Cornus sanguinea L. s.l.
Specie sudeuropeo-pontica piuttosto polimorfa, presente in tutta
Italia dal livello del mare alla fascia montana inferiore, con optimum
al di sopra della fascia mediterranea. Cresce nei boschi termofili a
carpino nero e roverella, nei loro mantelli e nelle siepi, con
Ligustrum vulgare, Rubus ulmifolius, etc. Il nome generico deriva
dalla radice indoeuropea 'kar' (duro), da cui anche il latino 'cornus'
(corno), e allude alla durezza del legno; il nome specifico allude al
colore rosso dei giovani rami e delle foglie in autunno. In passato i
semi macinati fornivano un olio combustibile per le lampade,
mentre dalla corteccia si estraeva una tintura brunastra per tingere
tessuti di lana, lino, cotone e seta. All’Orto Botanico sono presenti
tre esemplari: due sulla Montagnola e uno nel Parterre-Scuola a
Sud-Est dell’Orto, accanto a Cornus mas.
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Fiori e frutti disposti in racemi piramidali. Frutto secco
Syringa vulgaris L.
Il lillà è originario dell’Europa Sud-orientale; in Italia è diffuso
prevalentemente nelle regioni centro-settentrionali, estendendosi
fino a 800 metri. È un arbusto rustico che cresce spontaneamente in
boschi umidi, ma è anche diffuso a scopo ornamentale per la bella
fioritura. L’Orto Botanico possiede tre esemplari di lillà che
crescono molto ravvicinati nella zona Sud della Montagnola, lungo
il sentiero da cui si accede per arrivare all’arboreto; si tratta di tre
arbusti di 2 metri circa d’altezza. Insieme a Malus ‘purpurea’ e a
Punica granatum, in primavera questa specie dà vita a una delle aree
più colorate della Montagnola.
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Foglie composte (divise in foglioline separate tra loro)
68
67
Foglie non composte
93
68
Piante spinose
69
68
Piante non spinose
75
69
Foglie e fiori con odore di agrumi se sfregati tra le dita. Frutto simile ad un piccolo limone
peloso
Poncirus trifoliata (L.) Raf.