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Il nocciolo è una specie europea con tendenza subatlantico-
submediterranea presente in tutta Italia dalla fascia submediterranea
a quella montana. Cresce nelle radure e nei mantelli di boschi di
latifoglie decidue, su suoli limoso-argillosi profondi, freschi,
umiferi, ricchi in basi e composti azotati, con geofite quali Corydalis
cava, Galanthus nivalis, etc. Il nome generico deriva dal greco 'koris'
(elmo) per l'involucro ricoprente i frutti; il nome specifico deriva
dalla città di Avelllino (Avella), nota sin dai tempi dei Romani per la
produzione di nocciole. Le qualità alimentari della nocciola sono
note fin dall’antichità: sono un alimento energetico di grande valore
e una preziosa fonte di vitamine e minerali. L'industria dolciaria
utilizza la farina di nocciole per la produzione di nocciolati, torroni e
pasta di gianduia (creata quando Napoleone bloccò l'importazione
delle spezie e si verificò una penuria di cacao). L'alta capacità
pollonifera ha favorito la coltivazione come pianta ornamentale e da
frutto. Il legno, ottimo combustibile, è utilizzato anche per palerie.
All’Orto Botanico si trova nell’angolo Nord, al confine con il
Giardino Ducale e, con l’esemplare più grande, sulla Montagnola.
Quest’ultimo ha una ramificazione ben formata sin dalla base e
termina con una chioma fitta e ampia.
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Picciolo più lungo di 3 cm. Frutto non avvolto da un tubo
erbaceo
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Fiori senza petali. Infruttescenze simili a piccole pigne
Alnus cordata (Loisel.) Loisel.
Specie endemica dell'Italia meridionale, dalla Campania alla
Calabria, oggi frequentemente utilizzata anche a scopo ornamentale
e quindi diffusa anche al di fuori del suo areale naturale, soprattutto
nell'Italia centrale. Il nome generico potrebbe derivare dalla radice
celtica 'al lan' (presso l'acqua) per l'ecologia di molte specie; il nome
specifico, dal latino 'cor-cordis' (cuore) allude alle foglie a base
cuoriforme. La specie può trovare utile impiego per il
consolidamento di zone umide e franose. Si differenzia dagli altri
ontani perché sopporta bene la carenza idrica e la sua crescita è
favorita in terreni acidi; queste caratteristiche permettono di
utilizzarlo nel rimboschimento di terreni nudi ricchi di argilla e di
scheletro. Viene inoltre utilizzato come essenza ornamentale in viali,
parchi e giardini. L’esemplare di ontano napoletano dell’Orto
Botanico ha un portamento sbilanciato, con fusto contorto e chioma
assai ridotta per problemi di competizione con piante vicine.
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Fiori con petali. Frutti portati da lunghi peduncoli alati
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Pagina inferiore della foglia con ciuffi di peli ferruginei alla biforcazione dei nervi. Frutto
subsferico, con coste indistinte
Tilia cordata Mill.
Il tiglio selvatico è un albero europeo presente in tutta l'Italia
continentale salvo che in Puglia e forse in Umbria, con optimum
nella fascia montana inferiore. Cresce nei boschi freschi di latifoglie
decidue su suoli limoso-argillosi profondi, ricchi in basi, spesso alla
base di pendii esposti a nord, con Acer campestre, A. platanoides,
Quercus petraea etc. il nome generico, già in uso presso i Romani,
deriva dal greco ‘ptilon’ (‘ala’), in riferimento alla brattea del
peduncolo fruttifero che funge da ala durante la disseminazione
facilitata dal vento, quello specifico significa 'cuoriforme' e allude
alle foglie. I fiori e le brattee sono usati in erboristeria per la