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Specie della zona temperata presente in tutta Italia, con optimum dalla
fascia submediterranea a quella montana. Cresce sia su alberi più o meno
isolati sia in boschi aperti, su scorza subacida non o moderatamente
eutrofizzata. Caratteristici sono gli isidi cilindrici e la reazione KC+ rosa
della medulla. Cresce spesso assieme a
M. subaurifera
con cui si può
confondere facilmente:
M. fuliginosa
ha tallo con isidi, mentre
M.subaurifera
ha piccoli sorali puntiformi. Tuttavia, gli isidi di
M.
fuliginosa
tendono spesso a cadere lasciando piccole cicatrici rotonde che
simulano i sorali di
M. subaurifera
, mentre quest'ultima può presentare
piccoli isidi all'interno dei sorali. In caso di dubbio un buon carattere
distintivo è dato dalle parti apicali dei lobi, che sono lucide in
M.
fuliginosa
, opache in
M. subaurifera
. Un'altra specie con cui è stata a
volte confusa è
M. elegantula
, anch'essa con isidi cilindrici ma con
medulla KC-: questa reazione è molto effimera e va osservata al
binoculare con un reagente preparato da poco. In Veneto è comune sia in
ambienti rurali che forestali come ad esempio nelle faggete prealpine e
nei querceti dei Colli Euganei.
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Faccia superiore opaca anche ai margini. Con sorali puntiformi giallastri da cui a volte
originano anche isidi
Melanelixia subaurifera (Nyl.) O. Blanco, A. Crespo, Divakar, Essl., D. Hawksw. &
Lumbsch
Specie della zona temperata diffusa in tutta Italia, con optimum dalla
fascia submediterranea a quella montana. Ha comportamento pioniero e
colonizza cortecce lisce come quelle dei rami di alberi e arbusti, ma si
rinviene anche sui tronchi in boschi aperti e parchi urbani. Caratteristici
sono i sorali puntiformi di colore bianco-giallognolo. Cresce spesso
assieme a
M. fuliginosa
subsp.
glabratula
con cui si può confondere
facilmente:
M. fuliginosa
ha tallo con isidi, mentre
M. subaurifera
è
sorediata. Tuttavia, gli isidi di
M. fuliginosa
tendono spesso a cadere
lasciando piccole cicatrici rotonde che simulano i sorali di
M. subaurifera
,
mentre quest'ultima può presentare piccoli isidi all'interno dei sorali. In
caso di dubbio un buon carattere distintivo è dato dalle parti apicali dei
lobi, che sono lucide in
M. fuliginosa
, opache in
M. subaurifera
. In
Veneto è sicuramente molto comune ed è presente anche in aree
disturbate e in boschi collinari come sui Colli Euganei e sul Montello.
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Senza veri isidi, ma con brevi papille coniche allargate alla base
Melanohalea exasperata (De Not.) O.Blanco, A.Crespo, Divakar, Essl., D.Hawksw. &
Lumbsch
Specie diffusa dalla zona mediterranea alla parte meridionale della zona
boreale, diffusa e localmente abbastanza comune in tutta Italia, dal livello
del mare alla fascia montana. Si comporta come rapida colonizzatrice di
cortecce lisce (ad es. rami di alberi e arbusti) a reazione da acida a
subneutra (ad es.
Prunus
e
Quercus
), in aree poco disturbate
(normalmente è assente da aree urbane, industriali o con agricoltura
intensiva). Il tallo sottile, di solito con apoteci, coperto da pustole coniche
è molto caratteristico. Le pustole potrebbero venir interpretate come isidi,
generando confusione con specie come
M. elegantula
e
Melanelixia
glabratula
, che però hanno veri isidi cilindrici. In Veneto è sicuramente
comune, soprattutto in ambienti rurali montani ed in boschi aperti, un po'
più rara in pianura soprattutto a causa della diffusa eutrofizzazione dei
substrati dovuta alle pratiche agricole.
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Con veri isidi allungati od appiattiti, ristretti alla base
148
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Isidi cilindrici
Melanohalea elegantula (Zahlbr.) O.Blanco, A.Crespo, Divakar, Essl., D.Hawksw. &
Lumbsch