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ed aridi d'estate. Il nome generico, che è passato a designare il colore
tipico dell'infiorescenza di alcune specie, deriva dal greco 'a' (privativo,
'non') e 'maráino' (io appassisco) e significa quindi 'pianta che non
appassisce'; il nome specifico allude ai fusti prostrati. Forma biologica:
terofita scaposa/emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
settembre.
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Pianta con una sola foglia, senza fiori, riproducentesi a mezzo di spore (felce)
Ophioglossum vulgatum L. subsp. vulgatum
Specie a vasta ditribuzione circumboreale presente in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Puglia e forse Calabria. La
distribuzione regionale si estende, con diverse lacune, dalle porzioni più
elevate del Carso triestino alle Prealpi attraverso la pianura friulana, con
alcune stazioni sparse anche nel settore alpino. Cresce in prati umidi e
boschi ombrosi, prevalentemente su substrati calcarei, con optimum al di
sotto della fascia montana superiore. Lo sviluppo del protallo
(gametofito) richiede la presenza di un fungo simbionte e la formazione di
un nuovo sporofito richiede diversi anni, il che è forse una delle ragioni
dell'evidente regresso di questa specie in ambienti alterati dall'uomo. Il
nome generico deriva dal greco 'óphis' (serpente) e 'glôssa' (lingua) per la
forma della spiga fertile. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
sporificazione: aprile-luglio.
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Piante con più di una foglia, con fiori
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Piante con aspetto di canna, alte anche più di 2 m
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Piante senza aspetto di canna
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Foglie più lunghe di 50 cm, alla base più larghe di 7 cm. Glume uguali o subeguali
Arundo donax L.
Specie mediterraneo-orientale introdotta ed oggi diffusa in tutta l'area
mediterranea, presente in quasi tutta Italia (mai segnalata in Valle
d'Aosta), dal livello del mare ai 900 m circa. Nella nostra regione è
ristretta alla parte meridionale, con poche e sparse stazioni nell'alta
pianura; in Carso si concentra nell'area costiera, con rare stazioni
sull'altopiano, ove ha carattere effimero; appare nelle residue zone
agricole lungo il basso corso del torrente Rosandra, in piccole colonie con
propagazione vegetativa. Era utilizzata per la costruzione di tetti di paglia.
Il nome generico deriva dal latino 'aruno', nome molto antico di una canna
palustre che forse deriva dalla radice celtica 'aru' (acqua). Forma
biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: luglio-novembre.
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Foglie di solito più brevi di 50 cm, sempre più strette di 4 cm. Glume diseguali, una
decisamente più piccola dell'altra (lente!)
Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. subsp. australis
Specie eurasiatico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita, diffusa in
tutta Italia sino alla fascia montana inferiore (raramente anche più in alto).
Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso si concentra nelle
aree umide dell'Isontino e del Muggesano, estendendosi lungo la costa. È
dominante in vegetazioni spesso sommerse di suoli limosi, resistendo
però a lunghi periodi di emersione e ad un moderato disturbo. I giovani
germogli sono commestibili; i fusti e le foglie servono ancor oggi per fare
tetti di paglia, stuoie, graticci e cesti. Il nome generico, già usato da
Plinio, deriva dal greco 'phragma' (muro, steccato, recinto) per il fatto che
la pianta forma spesso popolamenti impenetrabili o perché era ed è usata
per fabbricare recinti e steccati; il nome specifico in latino significa
'meridionale'. Forma biologica: elofita. Periodo di fioritura: giugno-
ottobre.
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Fiori a simmetria raggiata (lente!)
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