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Specie eurasiatico-mediterranea oggi divenuta subcosmopolita, presente
in tutta Italia dal livello del mare sino alla fascia montana inferiore. Nella
nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è comune ovunque. Cresce
in vegetazioni segetali e ruderali, in coltivi, orti, giardini, margini di
strade, parcheggi aiuole etc., su suoli da sabbiosi ad argillosi, ricchi in
composti azotati, poveri in humus. Il nome generico, dal latino 'saeta'
(setola), fa riferimento alle setole che si sviluppano alla base delle
spighette. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-
ottobre.
461
Spighette munite di resta sporgente
462
461
Spighette senza resta
486
462
Spighette uniflore
463
462
Spighette con almeno 2 fiori
471
463
Infiorescenza a racemo contratto, o racemo di spighe
464
463
Infiorescenza a racemo ampio
465
464
Resta (quando presente) non piumosa. Glume diseguali, una decisamente più piccola
dell'altra (lente!)
Echinochloa crusgalli (L.) P. Beauv. s.l.
Specie mediterraneo-eurasiatica di antica introduzione ai margini
dell'areale ed oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutta Italia al di
sotto della fascia montana inferiore. Nella nostra regione è presente dalla
costa alla fascia montana inferiore; in Carso è diffusa ma solo localmente
comune. Cresce come infestante nelle colture irrigue, in vigne, risaie,
ambienti ruderali umidi, alvei di fiumi e rive di stagni eutrofizzati, su
suoli limoso-argillosi freschi o umidi, ricchi in composti azotati. Il nome
generico deriva dal greco 'echinos' (riccio) e 'chloe' (erba) a causa delle
lunghe reste; il nome specifico in latino significa 'zampa di gallo'
alludendo alla forma delle infiorescenze. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
464
Resta piumosa. Glume uguali o subeguali
Stipa eriocaulis Borbás subsp. austriaca (Beck) Moraldo & Ricceri
Entità mediterraneo-montana, presente in Italia in Lombardia, Trentino-
Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e forse Valle d'Aosta
(segnalata erroneamente in Liguria e Toscana). Nella nostra regione ha
distribuzione tipicamente prealpico-carsica estesa ai magredi dell'alta
pianura friulana; in Carso è piuttosto diffusa e comune salvo che nelle
aree con flysch. Cresce negli aspetti più aridi dei gramineti ed in lande
rupestri, su suoli calcarei primitivi, ricchi in scheletro, molto aridi
d'estate, poveri in composti azotati ed humus. Il nome specifico deriva dal
greco ed allude alle guaine dei fusti che sono densamente pelose in alcuni
esemplari. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
465
Resta più breve di 5 mm
466
465
Resta più lunga di 5 mm
468
466
Pianta formante grossi cespi larghi sino ad 1 m, con fusti alti più di 1.5 m. Spighette più
lunghe di 4 mm
Tripidium ravennae (L.) H. Scholz subsp. ravennae
Syn.:
Erianthus ravennae
(L.) P. Beauv. - Specie mediterraneo-turanica,
in Italia comune lungo le coste adriatiche, rara su quelle tirreniche,
ioniche, in Sicilia e in Sardegna. La distribuzione regionale è limitata alle
zone costiere del Friuli ed ai greti del Tagliamento, del Cellina e del
Meduna. Cresce in bassure umide, spesso nelle depressioni retrodunali,
anche su suoli subsalsi. Il nome generico è un assonante e arcaico per
'tripudium', antica danza sfrenata in tre tempi: per indicare una presenza
senza freni; quello specifico si riferisce alla città di Ravenna. Forma
biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.