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Specie diffusa dalle Alpi orientali ai Carpazi, in Italia presente dalla
Lombardia al Friuli. La distribuzione regionale si estende su quasi tutte le
aree montuose del Friuli, con numerose stazioni lungo i greti dei torrenti
dell'alta pianura friulana occidentale. Cresce su rocce alterate, sfatticcio,
ghiaie, in pascoli aridi, su suoli ricchi in scheletro calcareo, dalla fascia
submediterranea a quella alpina. Il nome generico deriva dal greco 'leon'
(leone) e 'odon' (dente), per il margine acutamente dentato delle foglie di
alcune specie; il nome specifico allude alla pelosità biancastra che ricopre
le foglie. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
542
Fusti fioriferi senza foglie (o con al massimo con delle
brevi squame)
543
542
Fusti fioriferi fogliosi
544
543
Fiori centrali gialli, fiori periferici bianchi
Bellis perennis L.
Specie europeo-caucasica oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte
le regioni d'Italia. È diffusa e comune in tutta la nostra regione; in Carso è
comunissima ovunque. Cresce in prati e pascoli, aiuole, parchi, giardini,
su suoli limoso-argillosi da freschi ad umidi, ricchi in humus e composti
azotati, dal livello del mare sino alla fascia subalpina. Le foglie giovani
sono commestibili da cotte o in insalata. Il nome generico deriva dal
latino 'bellus' (bello), il nome specifico allude alla fioritura prolungata
lungo tutto il corso dell'anno. Forma biologica: emicriptofita rosulata.
Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
543
Fiori tutti azzurri
Globularia cordifolia L.
Specie europeo-meridionale con tendenza montana, presente in Italia
continentale, con ampie lacune, dai 200 ai 2600 m circa. Nella nostra
regione è diffusa dall'alta pianura alla fascia subalpina; in Carso è
rarissima nell'Isontino, mentre è frequente nel Triestino, salvo che sui
colli arenacei di Muggia. Cresce in lande sassose su suoli calcarei
primitivi, poveri in humus ed in composti azotati. Nelle popolazioni
carsiche compaiono individui con caratteri transizionali rispetto a
G.
meridionalis
(Podp.) O. Schwarz. Il nome generico deriva dal latino
'globulus' (piccola sfera) ed allude alla forma dei capolini. Il nome
specifico significa 'con foglie a forma di cuore'. Forma biologica:
camefita reptante. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
544
Foglie più larghe di 5 cm. Pianta solitamente più alta di 15 dm
Helianthus tuberosus L.
Il topinambur è una pianta di origine nordamericana, oggi diffusissima in
tutta Italia, al di sotto della fascia montana. Nella nostra regione è
diffusissima dalla costa ai fondovalle; in Carso è molto comune. Cresce in
vegetazioni pioniere e ruderali, soprattutto lungo il corso medio ed
inferiore dei fiumi, su suoli da sabbiosi a limoso-argillosi, freschi e
sciolti, ricchi in composti azotati. I tuberi sono commestibili. Il nome
generico deriva dal greco 'helios' (sole) ed 'anthos' (fiore), e significa
quindi 'fiore del sole' (è lo stesso del girasole), quello specifico allude ai
tuberi commestibili (topinambur). Forma biologica: geofita. Periodo di
fioritura: agosto-ottobre.
544
Foglie più strette di 5 cm. Piante solitamente puiù basse di
15 dm
545
545
Fiori tutti gialli
546
545
Fiori non gialli, o non tutti gialli
551
546
Capolini più stretti di 1 cm
547
546
Capolini più larghi di 1 cm
548
547
Capolini lunghi più di 7 mm, rivolti da ogni lato in racemi allungati
Solidago virgaurea L. subsp. virgaurea