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Specie eurosiberiana presente con due sottospecie in tutta Italia, salvo che
in Sicilia, dal livello del mare alla fascia subalpina. Nella nostra regione
la sottospecie nominale è diffusa sino alla fascia montana superiore, più
in alto sostituita dalla subsp.
minuta
; in Carso è abbastanza diffusa ma
con ampie lacune. Cresce in boschi piuttosto freschi ed ai loro margini e
radure, su suoli argillosi freschi, poveri in carbonati, da neutri a subacidi.
Il nome generico deriva dal latino 'solidus' (saldo) ed 'agere' (rendere), per
le presunte virtù terapeutiche; quello specifico in latino significa 'verga
d'oro' alludendo alle dense infiorescenze allungate di color giallo vivo.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
ottobre.
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Capolini lunghi meno di 7 mm, disposti unilateralmente su rami divergenti dal fusto
Solidago gigantea Aiton
Specie avventizia di origine nordamericana, presente in Italia centro-
settentrionale, Abruzzo e Calabria, dal livello del mare alla fascia
montana inferiore. Nella nostra regione è ampiamente diffusa. Cresce in
ambienti umidi piuttosto disturbati. Il nome generico deriva dal latino
'solidus' (saldo) ed 'agere' (rendere), per le presunte virtù terapeutiche, il
nome specifico allude alle grandi dimensioni della pianta rispetto ad altre
specie congeneri. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: luglio-settembre.
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Frutti senza pappo di peli (il pappo è visibile anche alla fioritura: aprire il capolino ed
osservare la base dei singoli fiori con una lente)
Buphthalmum salicifolium L. subsp. salicifolium
Specie dell'Europa meridionale, presente in tutte le regioni dell'Italia
settentrionale, tranne che in Valle d'Aosta. La distribuzione regionale si
estende su tutto il territorio; in Carso è comune ovunque. Cresce negli orli
e radure di boscaglie termofile e contribuisce all'inorlamento di pascoli
abbandonati, dalla costa alle faggete termofile, sopra le quali è sostituita
dalla subsp.
grandiflorum
. Il nome generico deriva dal greco e significa
'occhio di bue', per la forma rotonda dei capolini, quello specifico
significa 'a foglie di salice'. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-settembre.
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Frutti con un pappo di peli
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Foglie non abbraccianti il fusto con la base
Inula ensifolia L.
Specie submediterraneo-orientale presente in Lombardia ed Italia nord-
orientale (non ritrovata in tempi recenti in Piemonte), dal livello del mare
ai 1000 m circa. Nella nostra regione è diffusa dal Carso e dall'alta
pianura sino alla fascia montana inferiore; in Carso è localmente comune
ma con distribuzione lacunosa. Cresce nella landa, su crinali rupestri,
nelle boscaglie rupestri, su suoli calcarei aridi d' estate, poveri in composti
azotati ed humus. Il nome generico potrebbe derivare dal greco 'inaein'
(purgare), per le proprietà medicinali di alcune specie; il nome specifico
deriva dal latino 'ensis' (spada) ed allude alla forma delle foglie. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Foglie abbraccianti il fusto con la base
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Foglie lucide e glabre di sopra
Inula salicina L.
Specie eurasiatica preesente in tutta Italia, salvo che in Sicilia, dal livello
del mare alla fascia montana inferiore. Nella nostra regione è diffusa dalla
costa e dal Carso alle Prealpi, con singole stazioni montane; in Carso è
abbastanza comune. Cresce nei gramineti più freschi, negli orli di boschi
ed arbusteti, nei prati falciabili, su suoli carbonatici limoso-argillosi, da
freschi ad aridi d'estate. Il nome generico potrebbe derivare dal greco
'inaein' (purgare), per le proprietà medicinali di alcune specie, quello
specifico allude alle foglie simili a quelle di certi salici. Forma biologica: