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Il nome generico era già usato dagli antichi Romani: deriva dal greco
'meros' (parte), in riferimento all'infruttescenza formata da tanti piccoli
frutti con involucro carnoso; il nome specifico fa riferimento al colore
viola scuro dei frutti. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
36
Foglie composte (divise in foglioline ben separate tra loro)
37
36
Foglie semplici
46
37
Foglie trifogliate (con 3 sole foglioline)
Rubus caesius L.
I rovi sono un gruppo difficilissimo di specie di origine apomittica ed
ibridogena, ancora incompletamente studiato in Italia. Questa è una specie
abbastanza facilmente riconoscibile, a distribuzione eurasiatica, presente
in tutte le regioni dell'Italia continentale (la presenza in Sicilia è dubbia).
La distribuzione regionale è estesa a tutto il territorio; in Carso è comune,
ma meno di
R. ulmifolius
, con cui spesso ibrida. Originaria di boschi
igrofili, è passata a stazioni disturbate piuttosto umide, come margini di
fossati e siepi, su suoli fangosi o argillosi spesso inondati, ricchi in
composti azotati ed in basi, poco umiferi, dal livello del mare alla fascia
montana. I frutti sono commestibili. Il nome generico, di antico uso,
potrebbe derivare dal latino 'ruber' (rosso) per il colore rosso dei frutti di
alcune specie dello stesso genere (come il lampone); il nome specifico,
che in latino significa 'azzurro', allude al colore delle more leggermente
pruinose. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-
luglio.
37
Foglie con più di 3 foglioline
38
38
Foglie palmate
39
38
Foglie pennate
40
39
Pianta non spinosa. Frutto a bacca
Parthenocissus quinquefolia (L.) Planch.
Liana avventizia di origine nordamericana:, la presenza in Italia è
documentata dal 1642 ed oggi è presente in tutte le regioni. La
distribuzione regionale si estende, con ampie lacune, dalla costa ai
fondovalle del settore alpino; in Carso è piuttosto comune. Utilizzata a
scopo ornamentale per coprire muri o pergolati e spesso transfuga dai
giardini, si è naturalizzata al punto da diventare invadente. Cresce su
macerie e muri, lungo viottoli ed in discariche. I frutti contengono acido
ossalico, moderatamente tossico per l'uomo ma non per gli uccelli. Il
nome generico deriva dal greco 'parthenos' (vergine) e 'kissos' (edera),
significa quindi 'edera vergine'; il nome specifico allude alle foglie
composte con cinque foglioline. Forma biologica: fanerofita lianosa.
Periodo di fioritura: giugno.
39
Pianta spinosa. Frutto a mora
Rubus ulmifolius Schott
I rovi costituiscono un gruppo difficilissimo di specie di origine
apomittica ed ibridogena, ancora incompletamente studiato in Italia.
Questa è una specie mediterraneo-atlantica presente in tutta Italia al di
sotto della fascia montana superiore. Nella nostra regione è concentrata
nella parte meridionale, con singole stazioni nelle vallate alpine; in Carso
è comune ovunque. Cresce nelle boscaglie rade, nelle pinete a pino nero,
negli orli dei boschi e sui muretti a secco, formando spesso intrichi
impenetrabili nell'ultimo stadio della degradazione forestale, sia su
calcare che su substrati arenacei, su suoli ricchi in composti azotati, da
freschi a subaridi. I frutti sono commestibili. Il nome generico, di antico
uso, potrebbe derivare dal latino 'ruber' (rosso) per il colore rosso dei