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territorio, dal Carso triestino e le coste friulane sino ai fondovalle del
settore alpino, ove la distribuzione diviene più lacunosa; in Carso è
diffusa ma non comune. Cresce in vegetazioni pioniere di piante annuali
su suoli decalcificati, su muretti, lungo vie e massicciate ferroviarie, nelle
post-colture, dal livello del mare sino alla fascia montana inferiore. Per il
breve ciclo vitale è una delle piante più usate in studi di genetica e
fisiologia. Il nome generico allude alla somiglianza con le specie del
genere
Arabis
; la specie è dedicata al botanico tedesco J. Thal (1542-
1583). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-
luglio.
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Foglie non abbraccianti il fusto con la base
Aethionema saxatile (L.) R. Br. subsp. saxatile
Specie mediterraneo-montana presente in quasi tutta Italia (manca in
Valle d'Aosta, di presenza dubbia in Emilia-Romagna) dal livello del
mare a cira 2200 m. Nella nostra regione è ampiamente diffusa dal Carso
alle Prealpi, assente nella bassa pianura e nell'area alpina più interna; in
Carso si concentra nella porzione meridionale ed è comune lungo i
versanti a mare del crinale carsico e sui ghiaioni della Val Rosandra.
Cresce nelle garighe submediterranee su suoli calcarei ricchi in scheletro,
molto aridi d'estate. Il nome generico deriva dal greco 'aethes' (inusuale,
strano) e 'nema' (filamento), per la forma degli stami. Forma biologica:
camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Foglie abbraccianti il fusto con la base
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Frutto non triangolare, alato al margine
Microthlaspi perfoliatum (L.) F.K. Mey.
Specie delle zone temperate dell'Eurasia, presente in tutta Italia dal livello
del mare alla fascia montana superiore. Nella nostra regione è diffusa, ma
con ampie lacune; in Carso è diffusa ma non comune. Cresce in pratelli
aridi ricchi in piante annuali, a volte nelle colture, su suoli primitivi ricchi
in scheletro, preferibilmente calcarei o per lo meno ricchi in basi, poveri
in humus e composti azotati, aridi d'estate. Il nome generico deriva dal
greco 'thalein' (comprimere), per la forma appiattita delle siliquette; il
nome specifico allude alle foglie abbraccianti il fusto. Le foglie giovani
sono commestibili. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
marzo-giugno.
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Frutto a contorno triangolare, bilobo all'apice, non alato
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Petali di 2-3 mm, più grandi dei sepali. Sepali verdastri
Capsella bursa-pastoris (L.) Medik. subsp. bursa-pastoris
Specie di origine sudeuropea divenuta ormai subcosmopolita, presente in
tutta Italia al di sotto della fascia subalpina. Nella nostra regione è diffusa
ovunque sino alla fascia subalpina ed è comunissima in Carso. Cresce in
vegetazioni disturbate e spesso esposte a calpestio, in giardini, coltivi,
margini di strade e habitat ruderali, su suoli abbastanza freschi ed umiferi,
ricchi in composti azotati. Una singola pianta è capace di produrre più di
500.000 semi attaccaticci facilmente dispersi dagli animali. Veniva
utilizzata per curare le ferite; le foglie giovani sono commestibili. Il nome
generico deriva dal latino 'capsa' (contenitore per papiri, cofanetto);
quello specifico allude alla somiglianza dei frutti con delle piccole
bisacce. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura:
marzo-ottobre.
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Petali di 1.5-2 mm, subeguali ai sepali. Sepali arrossati
Capsella rubella Reut.
Specie di origine mediterranea oggi divenuta subcosmopolita, presente in
tutta Italia (salvo forse che in Valle d'Aosta), dal livello del mare alla
fascia montana. Nella nostra regione è concentrata nella parte
meridionale; in Carso è diffusa ma meno comune di
C. bursa-pastoris
,
con lacune forse dovute anche a difficoltà di identificazione. Cresce in
ambienti disturbati, con ecologia simile a quella di
C. bursa-pastoris
. Le
foglie giovani sono commestibili. Il nome generico deriva dal latino