Pagina 50 - Magredi_book_ita

Versione HTML di base

50
159
Foglie superiori con lamina 3-6 volte più lunga che larga
Stachys palustris L.
Specie eurasiatica, presente in Italia centro-settentrionale (salvo che in
Valle d'Aosta), Abruzzo e Molise (non ritrovata in tempi recenti in
Campania), dal livello del mare ai 1300 m circa. Nella nostra regione è
piuttosto frequente dalla costa alla fascia montana; in Carso è molto
sparsa e non comune. Originaria di vegetazioni umide sia boschive che
erbacee, cresce anche in fossati e coltivi, su suoli limoso-argillosi umidi e
spesso inondati, ricchi in basi e composti azotati. Le radici contengono un
tetrasaccaride che le rende nutrienti per gli animali. Il nome generico
deriva dal greco 'stachys' (spiga) per la forma dell'infiorescenza. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
160
Corolla con tubo ricurvo
Lamium maculatum L.
Specie eurasiatica comunissima in tutta Italia salvo che in Sicilia sino alla
fascia montana inferiore. Nella nostra regione è comunissima su tutto il
territorio. Originaria di boschi periodicamente inondati, cresce oggi in
vegetazioni ruderali, ai margini di boschi disturbati, nelle siepi, lungo
viottoli ombreggiati e muretti a secco, nelle discariche, su suoli argillosi
freschi e sciolti, subneutri, ricchi in composti azotati. I germogli e le
foglie giovani sono commestibili. Il nome generico proposto da Linneo è
tratto da Plinio, deriva forse dal greco 'laimos' (fauci, gola), alludendo
all'aspetto della corolla; il nome specifico allude alle macchie scure
spesso presenti sulle foglie. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: marzo-dicembre.
160
Corolla con tubo diritto
161
161
Pianta perenne, robusta, alta più di 3 dm. Corolla più lunga di 2 cm
Lamium orvala L.
Specie illirica presente in Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto
Adige, Friuli Venezia Giulia e Puglia, dal livello del mare ai 1200 m circa
(a volte anche più in alto, fino ai 1750 m). Nella nostra regione è piuttosto
comune dalla costa alla fascia montana; in Carso è molto diffusa e
localmente comune. Cresce nei boschi di latifoglie, soprattutto ai margini
e nei cedui, nelle siepi, lungo sponde ombrose, in Carso nei boschi di
dolina a carpino bianco, nei loro orli eutrofizzati e nei boschetti a robinia
e sambuco, su suoli argillosi freschi, piuttosto profondi, neutri, ricchi in
composti azotati. Il nome generico proposto da Linneo è tratto da Plinio,
deriva forse dal greco 'laimos' (fauci, gola), alludendo all'aspetto della
corolla; il nome specifico, di etimologia incerta, nel medioevo veniva
usato per designare una specie di salvia. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
161
Pianta annua, alta meno di 3 dm. Corolla più breve di 2 cm
Lamium purpureum L.
Specie eurasiatica annuale di antica introduzione ai margini dell'areale,
diffusa in quasi tutta Italia, salvo che in Calabria e Sicilia, sino alla fascia
montana inferiore. Nella nostra regione è comune; in Carso è abbastanza
frequente. Cresce in ambienti ruderali, nei giardini, in vigne, coltivi, ai
margini di viottoli e muretti, nelle discariche, su suoli sabbioso-argillosi
sciolti, neutri, abbastanza freschi ma subaridi d'estate, ricchi in composti
azotati ma poveri in calcio ed humus. Il nome generico proposto da
Linneo è tratto da Plinio, deriva forse dal greco 'laimos' (fauci, gola),
alludendo all'aspetto della corolla. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: marzo-ottobre.
162
Foglie con forte odore di menta
163
162
Foglie odorose o no, comunque mai con odore di menta
164
163
Foglie con picciolo più lungo di 2 mm. Infiorescenza sferica od ovale. Pianta glabra
Mentha aquatica L. subsp. aquatica