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subalpini e in prati aridi, dalla fascia montana a quella alpina (a volte
anche più in basso), prevalentemente su substrati calcarei. Come tutte le
specie congeneri contiene glucosidi amari che aumentano la secrezione
gastrica. Il nome generico deriva dal re illirico Genthios (ca. 500 a.C) che
secondo Plinio scoprì le proprietà medicinali delle genziane; il nome
specifico significa 'primaverile' ed allude alla fioritura precoce. Forma
biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Petali blu. Fiori all'ascella delle foglie, più larghi di 5 mm
Lysimachia arvensis (L.) U. Manns & Anderb. subsp. arvensis
Syn.:
Anagallis arvensis
L. subsp.
arvensis
- Specie eurimediterranea di
antica introduzione ai margini settentrionali dell'areale, è presente in tutta
Italia con diverse sottospecie, dal livello del mare alla fascia montana.
Nella nostra regione è diffusa quasi ovunque salvo che nelle Alpi ove è
confinata ai fondovalle; in Carso è comunissima ovunque. Cresce in
comunità arvensi o ruderali presso gli abitati, su suoli argillosi ricchi in
composti azotati. La forma a fiore rosso è più comune. Contiene saponine
ed è debolmente velenosa. Il nome generico
Lysimachia
deriva da
Lisimaco, medico dell'antica Grecia; il nome generico
Anagallis
del
sinonimo deriva dal greco 'ana' (di nuovo) ed 'agallein' (dare gioia), per la
fioritura continua; il nome specifico
arvensis
in latino significa 'dei campi
arati'. Forma biologica: terofita reptante. Periodo di fioritura: aprile-
ottobre.
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Petali azzurri. Fiori non all'ascella delle foglie, larghi al
massimo 5 mm
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Frutti con un'appendice breve, ca. 1/5-1/3 del corpo del frutto, ma ben distinta (lente!)
Valerianella rimosa Bastard
Specie eurimediterranea, in Italia presente in tutte le regioni salvo che in
Puglia, Calabria e Sardegna. La distribuzione regionale si estende in
maniera continua dal Carso triestino all'alta pianura friulana, escludendo
la bassa pianura e con qualche stazione nei fondovalle delle Prealpi Giulie
meridionali. Cresce in incolti, campi ed orti, al di sotto della fascia
montana. Le foglie giovani sono commestibili in insalata. Il nome
generico in latino significa 'piccola valeriana'; il nome specifico in latino
significa 'fessurata' in allusione al solco longitudinale presente sui frutti
(che però in questa specie manca). Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Frutti con appendice subnulla, non chiaramente distinta
Valerianella locusta (L.) Laterr.
Specie eurimediterranea presente in tutta Italia dal livello del mare a circa
1400 m. Nella nostra regione è piuttosto comune dalla costa ai fondovalle
sino alla fascia montana inferiore; in Carso non è rara. Cresce come
infestante nelle colture e nei vigneti, su suoli sabbioso-argillosi piuttosto
freschi e ricchi in composti azotati, oppure frequentemente coltivata come
insalata, più raramente in prati aridi steppici. La coltura di questa pianta è
forse iniziata in Italia, e sembra essere relativamente recente (tardo
Medioevo). Il nome generico è il diminutivo di
Valeriana
, a sua volta
derivante dal latino 'valere' (vigoroso, sano). Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Piccolo arbusto con foglie squamiformi
Calluna vulgaris (L.) Hull
Il brugo è una specie europea a gravitazione atlantica, presente in tutta
l'Italia centro-settentrionale, dal livello del mare alla fascia subalpina.
Nella nostra regione è più comune in montagna, mentre è rara e sparsa in
pianura; in Carso è diffusa ma discontinua e nel Muggesano raggiunge la
costa. Cresce in vegetazioni aperte su suoli minerali subacidi, da
superficiali a profondi, poveri in humus. Il nome generico, che deriva dal
greco 'kallynein' (scopare), ricorda l'antico uso per la produzione di scope;
il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune,