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Nome comune:
Alloro, lauro.
Morfologia:
Arbusto o piccolo albero sempreverde, dioico, alto
generalmente fino a 10 m, con corteccia liscia da giovane, poi rugosa
e grigio-scura. Foglie alterne, glabre, coriacee, ellittiche o lanceolate
a margine più o meno ondulato, verdi-scure di sopra, più chiare di
sotto. Fiori piccoli, giallognoli, riuniti in ombrelle ascellari. Frutto a
drupa ovoide di 1 cm, nera a maturità.
Areale:
Bacino del Mediterraneo.
Habitat:
Specie ampiamente coltivata, è presente talora allo stato
spontaneo in boschi umidi della fascia collinare.
Note:
Le foglie, molto aromatiche, trovano largo impiego in cucina.
L’olio di lauro, estratto dai semi, è un componente dell’olio laurino,
utilizzato contro i dolori reumatici. Considerato già dagli antichi
greci simbolo di gloria, è ancora in uso per l’incoronamento dei
vincitori, dei poeti o di chi supera gli studi universitari (la "laurea").
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Foglie con un sottile margine bianco, non fortemente odorose. Fiori bianchi. Frutto
rosso
Ilex aquifolium L.
Nome comune:
Agrifoglio.
Morfologia:
Arbusto o piccolo albero sempreverde a portamento
piramidale, con tronco diritto e corteccia da verde-bruna a grigia.
Foglie alterne, persistenti e coriacee, glabre, verdi-scure e lucide di
sopra; da giovani con margine ondulato provvisto di 6-8 spine per
lato, poi a margine intero o con spine meno sviluppate. Specie
dioica, con fiori piccoli: i femminili bianchi, i maschili sfumati di
rosso. Il frutto è una drupa di 8-10 mm con 4 semi, rossa a maturità.
Areale:
Europa e Asia minore.
Habitat:
Faggete termofile.
Presenza nel Parco:
Piuttosto raro.
Note:
L’Agrifoglio fa parte di una famiglia che comprende molte
specie tropicali. Come il Tasso (
Taxus baccata
) è un relitto di una
vegetazione terziaria adattata a climi più caldi ed umidi di quello
attuale. Il legno in passato veniva usato per realizzare manici di
utensili, calci di fucili, ecc. Con la corteccia si preparava la “pania”,
una colla vegetale con cui venivano catturati gli uccelli. Le drupe,
velenose per l’uomo, sono fonte di cibo invernale per gli uccelli. I
rami sono usati per le decorazioni natalizie e in passato come
amuleti contro gli spiriti maligni e le streghe. Le foglie e la corteccia
hanno azione sedativa e febbrifuga: sembra che abbia preceduto il
chinino dall’America nella medicina popolare. Il Mattioli, grande
naturalista del XVI secolo, scriveva che con le fronde spinose di
Agrifoglio si difendeva la carne salata dai roditori. Oggi è molto
usato a scopo ornamentale, con molte varietà.
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Foglie (non sono vere foglie ma fusti modificati!) portanti alla superficie fiori e frutti
Ruscus hypoglossum L.
Nome comune:
Ruscolo maggiore, bislingua, erba bonifica.
Morfologia:
Piccolo arbusto sempreverde alto fino a 60 cm, di
colore verde scuro, con fusto poco ramificato; rami trasformati in
strutture simili a foglie (cladodi o cladofilli), lunghi 5-12 cm, ellittici
e non pungenti. Foglie ridotte a piccole squame inserite alla base dei
cladofilli. Specie dioica, con fiori maschili e femminili su individui
diversi, collocati al centro dei cladofilli. Il frutto è una bacca rossa,
sferica larga 10-15 mm.
Areale:
Europa e Asia Minore.
Habitat:
Boschi di latifoglie della fascia montana (faggete e cerrete)
fino a 1400 m
Presenza nel Parco:
Poco comune.
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Piante con vere foglie e fiori raggruppati all'apice dei
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