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La salvia comune è una specie mediterranea a gravitazione
orientale, spontanea o avventizia in buona parte delle regioni
italiane (salvo che in quelle nord-occidentali, Emilia Romagna ed
Umbria, e segnalata erroneamente in Trentino-Alto Adige), dal
livello del mare ai 300 m circa. Cresce in luoghi assolati ed aridi, in
vegetazioni pioniere aperte su litosuoli calcarei, in fessure delle
rocce, ed è generalmente coltivata negli orti. È ampiamente usata
come spezia e per le sue proprietà curative. Il nome generico deriva
dal latino 'salvus', ed allude alle proprietà medicinali, così come il
nome specifico, che deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia).
Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: marzo-
maggio.
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Foglie lineari, più strette di 5 mm, con odore di rosmarino
Rosmarinus officinalis L.
Il rosmarino è un tipico arbusto delle garighe mediterranee su
substrati calcarei, presente allo stato spontaneo in tutta l'Italia
mediterranea e coltivato ampiamente altrove sin da tempi
antichissimi, dal livello del mare agli 800 m circa. Viene oggi
utilizzato come pianta aromatica in cucina, come pianta
ornamentale, come pianta medicinale (foglie e olio essenziale); i
fiori sono particolarmente melliferi. Da foglie e fiori si ottengono
un olio essenziale ed estratti utilizzati in profumeria e cosmesi, in
liquoreria e in farmacia. Il nome generico ha etimologia molto
incerta, secondo alcuni deriva da 'rhops' (arbusto) e 'myrinos'
(aromatico), col significato complessivo di 'arbusto aromatico'; il
nome specifico deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia) ed
allude alle proprietà medicamentose della pianta. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-agosto (nelle Isole
gennaio-dicembre).
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Foglie decidue, con odore aromatico se sfregate tra le dita. Fiori giallastri. Frutto secco
Chimonanthus praecox (L.) Link
Arbusto originario del Giappone e della Cina, dove è tipico di
ambienti montani, introdotto in Europa come pianta ornamentale.
Predilige esposizioni in pieno sole e terreni silicei ben drenati.
Molte parti della pianta contengono olii essenziali. In Cina i fiori
sono utilizzati come rimedi tradizionali per curare morbillo, tosse,
tonsillite e faringite. I semi sono velenosi se ingeriti. Il nome
generico deriva dal greco 'cheimón' (inverno) e 'anthos' (fiore), in
riferimento alla fioritura invernale; il nome specifico allude
anch'esso alla fioritura precoce. Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
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Foglie sempreverdi, coriacee. Fiori bianchi. Frutto
carnoso
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Foglie chiaramente pelose di sotto. Fiori e frutti disposti in corimbi più larghi che lunghi
Viburnum tinus L. subsp. tinus