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Il ginkgo è un fossile vivente ed unica specie ancora sopravvissuta
della famiglia
Ginkgoaceae
ma anche dell'intero ordine Ginkgoales
e della divisione delle Ginkgophyta. La pianta, originaria della
Cina, viene chiamata volgarmente anche ginko, ginco e albero di
capelvenere. In Cina sono stati rinvenuti fossili che risalgono all'era
mesozoica. La pianta è stata ritenuta estinta per secoli ma,
recentemente, ne sono state scoperte almeno due stazioni relitte
nella provincia dello Zhejiang nella Cina orientale. Non tutti i
botanici concordano però sul fatto che queste stazioni siano davvero
spontanee, perché il ginkgo è stato estesamente coltivato per
millenni dai monaci cinesi. In Italia viene spesso coltivato come
pianta ornamentale nei parchi, senza tendenza ad inselvatichire, dal
livello del mare ai 600 m circa. Il nome del genere
Ginkgo
deriverebbe dal cinese 'yin' (argento) e 'xìng' (albicocca), che per
un'errata trascrizione della forma giapponese 'ginkyō' da parte del
botanico tedesco Engelbert Kaempfer ha mutato la lettera y in g; il
nome della specie deriva invece dal latino 'bis' e 'lobus' con
riferimento alla divisione in due lobi delle foglie. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Foglie penninervie o palminervie, non a forma di ventaglio
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Foglie ad apice troncato o a forma di V
Liriodendron tulipifera L.
Albero originario dell'America nordorientale, dove è un elemento
importante nelle foreste più giovani dei Monti Appalachi, fu
introdotto in Europa nel 1681 dal missionario John Banister (1650–
1692). In Italia è utilizzato a scopo ornamentale in parchi e giardini.
È una delle piante d'alto fusto più diffuse nel Nord America, dove il
legno, piuttosto tenero, è ritenuto pregiato per la sua lavorabilità e
per il colore giallo chiaro screziato. Gli indiani d'America lo
chiamavano 'albero da canoa', in quanto dal tronco di un solo
esemplare ricavavano canoe in grado di portare anche venti
persone. È un albero a crescita veloce e può vivere 400-500 anni. Il
nome generico deriva dai due termini greci 'léirion' (giglio), per i
fiori molto appariscenti, e 'déndron' (albero); il nome specifico
significa 'che porta, che produce tulipani', in riferimento alla forma
dei suoi fiori, che richiama appunto quella dei tulipani. Forma
biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie ad apice acuto o arrotondato
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Foglie a contorno non pentagonale. Fiori con petali
Hibiscus syriacus L.
Specie originaria della Cina, dove è coltivata da moltissimo tempo e
non si conosce con sicurezza allo stato spontaneo, la sua presenza è
documentata in Italia dal 1596. È un arbusto rustico ampiamente
utilizzato a scopo ornamentale in tutta Italia, dal livello del mare ai
600 m circa, che tende anche a riprodursi in modo subspontaneo.
Sono state selezionate diverse varietà con i fiori dai colori e
dimensioni diverse. È il fiore nazionale della Corea del Sud. Il
nome specifico fa riferimento alla Siria perché si riteneva
erroneamente che la pianta fosse originaria del Medio Oriente.
Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-
agosto.
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Foglie a contorno più o meno pentagonale. Fiori senza petali
Platanus hispanica Mill. ex Münchh.