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Il lauroceraso è originario dell'Asia Minore e dell'Europa sud-
orientale; è stato diffuso a scopo ornamentale nel resto dell’Europa
nel XVI secolo. In Italia, ove la sua presenza è documentata dal
1558, è ampiamente diffuso a scopo paesaggistico-ornamentale
soprattutto per siepi sempreverdi, grazie alla sua robustezza ed
adattabilità alle potature frequenti. Tende raramente a
spontaneizzarsi senza però diventare invasivo; è segnalato come
specie avventizia in Italia centro-settentrionale (salvo che in Valle
d'Aosta e Friuli Venezia Giulia) e Abruzzo (non ritrovato in tempi
recenti in Campania), dal livello del mare ai 300 m circa. Tutte le
parti della pianta contengono elevate quantità di glicosidi
cianogenetici ad azione tossica. Il nome generico, già in uso presso
i Romani, è di etimologia incerta; quello specifico allude alle foglie
che richiamano quelle dell'alloro e ai frutti che richiamano le
ciliegie. Forma biologica: fanerofita scaposa/fanerofita cespitosa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie (almeno alcune) con peli rugginosi di sotto. Fiori e frutti non disposti in racemi
eretti
Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl.
Albero nativo della Cina e ampiamente coltivato in Giappone e in
altre regioni sub-tropicali, il nespolo del Giappone è una specie
diffusa in Italia soprattutto a scopo ornamentale e per i frutti (in
particolare nel Meridione), e segnalata come avventizia in molte
regioni, dal livello del mare ai 600 m circa. Rispetto ad altre piante
tropicali, ha frutti molto meno dolci e saporiti, ma comunque
apprezzati, che possono essere consumati freschi, cotti o nelle
marmellate. Forma biologica: fanerofita scaposa (fanerofita
cespitosa). Periodo di fioritura: ottobre-febbraio.
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Rami penduli
Fagus sylvatica L. 'Pendula'
Una varietà colturale del faggio comune caratterizzata dai rami
fortemente penduli, talvolta presente in parchi e giardini a scopo
ornamentale. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio.
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Rami eretti
Fagus sylvatica L. f. purpurea (Aiton) C. Schneider
È una varietà di faggio ad uso prettamente ornamentale, molto
apprezzata per il colore bruno rosato delle foglie. Spesso, in parchi
e giardini, si può trovare la varietà
purpurea pendula
, dotata sia di
foglie rossastre che di rami penduli che raggiungono il suolo. Il
nome generico è quello che utilizzavano già gli antichi Romani; il
nome specifico, dal latino 'sylva' (selva), allude all'habitat boschivo
e si riferisce al suo ruolo dominante nelle foreste di montagna. Il
nome della varietà allude alle foglie bruno rosate. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio.