20
introdotto in Europa intorno alla metà dell'800. In Italia i primi impianti
specializzati per la produzione di frutti sorsero nel Salernitano dopo la
prima guerra mondiale; coltivato (con numerose cultivar) sia per la
produzione di frutti che a scopo decorativo in parchi e giardini, dal livello
del mare ai 600 m circa, non tende ad inselvatichire. Il caco è uno dei più
antichi alberi da frutto coltivati dall'uomo (in Cina da più di 2.000 anni). È
definito dai cinesi 'l'albero delle sette virtù': vive a lungo; dà ombra;
permette agli uccelli di nidificare fra i rami; non è attaccato da molti
parassiti; in autunno ha foglie decorative giallo-rosse che permangono sino
ai geli; il legno è un buon combustibile; il fogliame caduto concima il
terreno. Il nome generico è dato dall'unione dei due termini greci antichi
'diós' (Dio) e 'pyrós' (frutto) e letteralmente significa 'frutto degli dei'; il
nome specifico è uno dei nomi giapponesi della pianta. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
51
Petali molto più lunghi di 3 cm. Frutto secco (infruttescenze simili a pigne)
Magnolia x soulangeana Soul.-Bod.
Le magnolie appartengono ad un grande genere di circa 210 specie,
dedicato al botanico francese Pierre Magnol (1638-1715). Si tratta di un
genere molto antico con caratteristiche primitive come la disposizione
spiralata di tutti i pezzi fiorali: i primi resti fossili di
Magnolia
risalgono a
circa 20 milioni di anni fa, e quelli di piante appartenenti alle Magnoliaceae
a 95 milioni di anni fa. Il genere ha una distribuzione disgiunta, con un
centro principale nell'Asia sudorientale ed un centro secondario nella parte
orientale del Nord America, nell'America Centrale, nelle Indie Occidentali,
e alcune specie in Sud America.
Magnolia x soulangeana
è una delle
magnolie più comunemente utilizzate a scopo ornamentale. Si tratta di un
ibrido tra
M. denudata
e
M. liliiflora
, creato nella prima metà dell'800 dal
francese Étienne-Soulange Bodin (1774-1846), un ufficiale di cavalleria in
pensione dell'esercito di Napoleone, presso il suo castello vicino a Parigi.
L'ibrido entrò rapidamente in coltivazione in Inghilterra e in altre parti
d'Europa, ma anche in Nord America; da allora sono state create più di un
centinaio di cultivar.
52
Margine della foglia intero
53
52
Margine della foglia dentato o dentellato
54
53
Albero. Margine della foglia peloso
Fagus sylvatica L. subsp. sylvatica
Il faggio è un albero europeo che domina le foreste della fascia montana
dalle Alpi alla Sicilia (in Sardegna è presente solo nei rimboschimenti
artificiali). È sopravvissuto alle glaciazioni sulle montagne dell'Europa
meridionale, e successivamente si è esteso verso nord sino alla Scandinavia
meridionale. Nella nostra regione è diffuso dai primi rilievi alla fascia
subalpina delle Alpi; in Carso è spontaneo solo in pochi siti, tra cui Nasirec
in Slovenia, altrove è stato piantato ma senza prospettive di rinnovamento;
ove è spontaneo appare isolato in boschi freschi ed ombrosi di dolina.
Cresce su suoli profondi, freschi, ben drenati. La specie ha grande
importanza forestale ed economica per il legname duro e di colore roseo,
che si lavora facilmente ed è impiegato per fabbricare mobili, traversine
ferroviarie, lavori da intaglio e per produrre cellulosa. Il legno ed il carbone
sono ottimi combustibili, tanto che in passato il mestiere del 'carbonaio' era
molto diffuso sulle montagne appenniniche. I semi (faggiole) venivano un
tempo utilizzati sia per l'alimentazione umana che degli animali domestici,
soprattutto maiali, ma sono debolmente tossici per saponine ed acido
ossalico. Il faggio viene spesso utilizzato anche come pianta ornamentale
nei parchi. Può vivere più di 300 anni. Il nome generico è quello che
utilizzavano già gli antichi Romani; il nome specifico, dal latino 'sylva'
(selva), allude all'habitat boschivo e si riferisce al suo ruolo dominante
nelle foreste di montagna. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio.
53
Arbusto. Margine della foglia senza peli
Punica granatum L.