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Specie eurasiatica, in Italia presente lungo le coste adriatiche, una
volta anche altrove ma oggi scomparsa quasi ovunque. Cresce in
fondali marini a 1-5(-8) m di profondità, generalmente in acque
salmastre. - Pianta erbacea perenne di 4-8 dm, con rizoma robusto,
bruno-nerastro e con nodi poco evidenti dai quali si dipartono
numerose e sottili radici avventizie. Foglie semplici, di 3-8 mm x
20-40(-70) cm, leggermente arcuate con apice ottuso o tronco,
nervatura centrale leggermente dividentesi all'apice e 3-5 nervature
laterali, nessuna delle quali preminente. Guaina fogliare di 10-20
cm, tubulare, membranosa e con auricole poco evidenti. Getti fertili
più lunghi delle foglie normali (80-100 cm), ripetutamente ramificati
con numerose spate portate da un peduncolo biancastro cilindrico.
La guaina della spata è di 4-8 cm e la spata è larga come una foglia,
con una lieve strozzatura al termine, quindi prolungata da un lembo
fogliaceo. Fiori maschili ridotti ad antere uniloculari, quelli
femminili ad un ovario con corto stilo e lungo stimma bifido;
disposti in doppia serie, due fiori maschili ogni fiore femminile (in
tutto 30 maschili e 15 femminili). Frutto ovoide di 3-4 mm con
pericarpo scarioso e coriaceo. - Veniva consumata come alimento da
alcune tribù di indiani d'America lungo le coste del Messico. Le
foglie venivano usate anche come imbottitura di materassi e cuscini,
e per isolare i tetti nell'isola di Laesø (Danimarca). Il nome generico
deriva dal greco 'zoster' (nastro) e si riferisce alla forma delle foglie;
quello specifico allude all'habitat (marino). Forma biologica: idrofita
radicante. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
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Foglie larghe meno di 3-4 mm, lunghe sino a 40 cm. Apice fogliare asimmetrico, più o
meno smarginato. Nervi fogliari 3, il centrale molto più evidente dei laterali
Zostera noltii Hornem.
Specie mediterraneo-subatlantica, comune lungo tutte le coste
italiane. Cresce in lagune, fondi marini fangosi e sabbiosi a 0,5-5 m
di profondità. - Pianta erbacea perenne di 2-6 dm, con rizoma gracile
largo 2-3 mm, flessuoso, ramoso e con nodi ravvicinati portanti 2-3
brevi radici avventizie. Guaina fogliare breve con lembi
membranacei sovrapposti ed auricole ottuse. Foglie semplici, diritte,
tronche o smarginate asimmetricamente all'apice, con una nervatura
centrale molto evidente e due laterali appressate ai margini, lamina
lunga 10-30(-40) cm e larga 3(-4) mm. Getti fertili formanti una
spata simile alla guaina, più larga del peduncolo e delle foglie. Fiori
3-12, riuniti in un spadice (infiorescenza racemosa) lineare, ridotti a
sole antere ed ovari (nel rapporto due terzi maschili e un terzo
femminili). Stimmi bifidi subsessili, uscenti a maturità dalla spata.
Frutto ellissoidale, bruno, di 2 mm a pericarpo scarioso. - Il nome
generico deriva dal greco 'zoster' (nastro) e si riferisce alla forma
delle foglie; quello specifico è dedicato al botanico tedesco E. F.
Nolte (1791.1875). Forma biologica: idrofita radicante. Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
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Foglie (non sono foglie ma fusti modificati: cladodi) più
strette di 1 mm e disposte in ciuffetti su fusti ramificati
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Foglie di aspetto diverso
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Cladodi scabri. Stami con antere lunghe ca. metà del filamento
Asparagus officinalis L.