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citata da Dioscoride e Plinio come medicinale, e deriva dal greco 'phytòn'
(pianta) ed 'eu' (bene); il nome specifico allude alle foglie sottili, simili a
quelle di una scorzonera. Localizzato nel Parco. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Fiori non disposti in spighe, con petali fusi solo alla base
633
633
Fusto a sezione quadrangolare. Frutto capsula
Legousia speculum-veneris (L.) Chaix
Specie eurimediterranea forse di antica introduzione ai margini dell'areale
a seguito delle colture (archeofita), presente in tutta Italia (salvo forse che
in Sardegna) al di sotto della fascia montana inferiore. Originariamente
legata alle antiche colture cerealicole e molto più diffusa, cresce oggi in
coltivi abbandonati e ai margini di strade, su suoli carbonatici limoso-
argillosi, piuttosto freschi ma aridi d'estate, ricchi in composti azotati, con
Consolida regalis
,
Fumaria officinalis
,
Papaver rhoeas
etc. Il genere è
dedicato all'aristocratico di Digione Bénigne Le Gouz detto 'Le Gouz de
Gerland' (1695-1774); il nome specifico in latino significa 'specchio di
Venere' ed allude alla forma rotata della corolla. Localizzata nel Parco.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
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Fusto a sezione non quadrangolare. Frutto diverso da una
capsula
634
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Corolla rotata, con tubo subnullo. Stami con appendice lineare (lente!)
Borago officinalis L.
Specie eurimediterranea presente in tutta Italia (spesso però come
avventizia) al di sotto della fascia montana inferiore. Cresce in incolti ed
ambienti ruderali, su suoli piuttosto freschi, concimati o comunque ricchi
di sostanze azotate, sabbiosi o argillosi. Il nome generico, di antico uso, è
di etimologia molto incerta; il nome specifico deriva dal latino 'officina'
(officina, farmacia) ed allude al suo antico uso a scopo medicinale. Le
parti aeree della pianta (fiori e foglie) vengono ancor oggi considerate
commestibili, sia fresche che cotte, ma contengono piccole quantità di
alcaloidi pirrolizidinici epatotossici e potenzialmente cancerogeni.
Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
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Corolla con tubo ben sviluppato. Stami senza appendice
lineare
635
635
Fiori non più larghi di 7 mm, di solito gialli al centro
Myosotis arvensis (L.) Hill
Specie eurasiatica presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana (a volte anche più in alto, sino a più di 2000 m). Cresce in
vegetazioni disturbate: coltivi, aiuole, scarpate, su suoli argillosi piuttosto
freschi, ricchi in basi e composti azotati. Il nome generico deriva dal
greco 'mys-myos' (topo) e 'ous-otos' (orecchio), per la forma delle foglie;
il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. Quello volgare
'nontiscordardimé' risale almeno al XV secolo e ricorda la tradizione per
cui gli amanti si scambiavano un mazzolino di fiori prima di separarsi.
Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-luglio. Sinonimo:
Myosotis scorpioides
L. var.
arvensis
L.
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Fiori più larghi di 1 cm, non gialli al centro
636
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Almeno alcuni fiori di colore rosa
Pulmonaria hirta L. subsp. apennina (Cristof. & Puppi) Peruzzi
Specie descritta in tempi recenti, presente dalle Alpi Marittime alle