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Famiglia
Pinaceae.
Area d'origine
Mediterraneo.
Etimologia
Il nome generico è quello usato dai Romani,
che deriva - attraverso il greco 'pitus' - dal sanscrito 'pitu'
= resina. Il nome specifico allude alla città siriana di
Halep (Aleppo), dove questa pianta cresceva spontanea.
Descrizione
Albero sempreverde alto 10-15 m, con
corteccia grigio-bruna, brillante e liscia nei rami giovani,
bruno-rossiccia e fessurata sui tronchi. La chioma è
piuttosto rada, irregolare, subglobosa. Le foglie aghiformi
sono riunite a due in fascetti; lunghe 5-10 cm, di colore
verde chiaro, addensate a pennello all'estremità dei rami. I
fiori, unisessuali su piante monoiche, sono costituiti da
squame spiralate portanti sulla faccia ventrale le sacche
polliniche (microsporofilli) o gli ovuli (macrosporofilli) e
riuniti in infiorescenze dette strobili o coni. Gli strobili
maschili sono cilindrico-oblunghi e gialli, quelli femminili sono verdi con sfumature violacee, lignificati a
maturità (pigne), lunghi fino a 12 cm, di colore bruno-rossastro, peduncolati, con squame a scudo quasi piano
ed umbone poco pronunciato. I semi sono piccoli, di colore grigiastro, provvisti di una lunga e sottile ala.
Periodo di fioritura
Marzo, Aprile e Maggio.
Periodo di fruttificazione
Fruttifica in autunno, tra Settembre
e Ottobre.
Coltivazione
Pianta di rapido accrescimento, richiede esposizioni luminose e soleggiate, poco
esigente nei riguardi del substrato, che può essere anche calcareo, povero e arido. Tollera bene sia la siccità
che la salsedine. Viene spesso utilizzata per rimboschimento di terreni aridi, anche sabbie litoranee. Si
moltiplica per semina in autunno.
Uso
Si coltiva comunemente come pianta da ombra, anche nel verde
urbano. Fornisce un legno con alburno chiaro e durame rossiccio, piuttosto, duro, resistente e durevole,
utilizzato soprattutto per costruzioni navali, palafitte e pali da miniera. La corteccia è ricca di tannini, utilizzati
nella concia delle pelli alle quali conferiscono un colore rossastro, nonché dai pescatori per tingere le reti da
pesca, nota sotto il nome di 'petecchia'. In alcuni paesi (soprattutto in Spagna) viene anche usata per
l'estrazione della resina.
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Guaine avvolgenti le foglie brune o rossastre nella metà inferiore, trasparenti nella metà
superiore. Foglie larghe 1.2-1.4 mm
Pinus sylvestris L.
Famiglia
Pinaceae.
Area d'origine
Specie eurosiberiana,
in Italia spontanea sulle Alpi e forse sull'Appennino
Settentrionale, ampiamente coltivata altrove per
rimboschimenti.
Etimologia
Il nome generico deriva dal
latino 'pix, picis' = pece, resina, essudato della pianta, da
'pic' = pungere o 'pi' = stillare, oppure dal celtico 'pen' =
testa per la forma della chioma. Il nome specifico
'sylvestris' deriva dal latino e significa bosco, foresta.
Descrizione
Albero alto 20-30 m, con tronco rossastro e
rami giovani bruno-chiari. Foglie aghiformi di colore
verde glauco, ritorte, rigide, raggruppate a due, raramente
tre o quattro, lunghe 3-5 cm, fino a 10 cm. I fiori maschili
sono microsporofilli disposti in piccoli coni sessili,
penduli, di colore giallo, i femminili, macrosporofilli,
formano strobili rossastri, globosi, generalmente isolati,
eretti per l'impollinazione e poi pendenti. Gli strobili (pigne) sono sessili, ovali, circa 3-7 cm, con cortissimo
peduncolo, inizialmente di colore verde, poi grigio-marrone scuro, disposti in coppie o in gruppi su rametti
ricurvi. Maturano e liberano i semi dopo tre anni.
Periodo di fioritura
Fiorisce all'inizio dell'estate.
Coltivazione
Si adatta a crescere su svariati tipi di suoli, preferisce terreni calcarei ma tollera anche terreni
argillosi, esige piena luce, resiste al freddo ed al secco.
Uso
Nella medicina popolare gli aghi venivano
utilizzati per ottenere dei fomenti. Oggi da essi si ottiene per distillazione un olio essenziale ricco in
monoterpeni, ad azione balsamica, sedativa della tosse ed antinfiammatoria.
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Piante con aspetto di palma (fusto non ramificato terminato da un ciuffo di foglie)
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Piante senza aspetto di palma (fusto ramificato con foglie spaziate sui rami)
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Foglie intere
Musa x paradisiaca L.