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Famiglia
Arecaceae.
Area d'origine
California.
Etimologia
Il nome generico deriva della mitologia greca:
Eretia o Eriteide era una delle Esperidi, ninfe figlie della
Notte e di Atlante o di suo fratello Espero. Aiutate dal
drago Ladone, custodivano in un giardino dell'estremo
occidente i pomi d'oro, donati da Gea ad Era. Il nome
specifico è dedicato a T. S. Brandegee, botanico nord-
americano.
Descrizione
Palma con fusto singolo, eretto,
annulato alla base, alto oltre 30 m, coperto in alto dalle
basi persistenti delle foglie morte. Le foglie sono palmate,
larghe 1-1,5 m, le superiori erette, le inferiori ricurve
verso il basso, portate da un picciolo robusto e dritto,
lungo fino a 1 m, spinoso al margine, soprattutto nelle
foglie giovani. Le foglioline sono rigide, lunghe e
appuntite, spesso sfrangiate all'apice in fili sottili e
ricoperte inferiormente da una patina bianco-verdastra.
L'infiorescenza, portata da un peduncolo ricurvo verso il basso, nasce tra le foglie e non le supera in
lunghezza. I fiori sono ermafroditi, numerosissimi e piccoli. I frutti, di circa 1-2 cm di diametro, sono
tondeggianti, papiracei, di colore bruno-lucido.
Coltivazione
Pianta sensibile al freddo, cresce all'aperto nelle
regioni a clima molto mite e in terreni calcarei. Si adatta a crescere in terreni umidi ma ben drenati. Si
moltiplica per seme.
Uso
Pregevole pianta ornamentale, rara in coltivazione.
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Foglie non persistenti, verdi di sopra, più chiare di sotto. Infiorescenze più brevi delle
foglie
Brahea dulcis Mart.
Famiglia
Arecaceae.
Area d'origine
Messico, Perù.
Etimologia
Il termine generico è dedicato a Tycho Brahe, astronomo danese.
Il termine specifico si riferisce al sapore dolce del frutto.
Descrizione
Palma arborescente con tronco piuttosto grosso, alto
da 3 a 6 m, segnato dalle cicatrici delle vecchie foglie. Le foglie
sono palmate, a margine quasi rotondo, profondamente divise in
50-60 segmenti affilati e bifidi, provviste di piccioli sottili, fibrosi
alla base e muniti di piccoli denti spinosi ai margini. I fiori sono
sessili, ermafroditi, piccoli e giallastri, isolati su spadici molto
ramificati, arcuati e penduli tra le foglie più basse e leggermente
più lunghi di esse. I frutti sono eduli, gialli a maturità, dolci e
succosi, della grandezza di un'oliva.
Periodo di fioritura
Fiorisce tra la primavera e l'estate
Coltivazione
Pianta a crescita
lenta, si coltiva all'aperto nelle regioni a clima molto mite.
Richiede esposizioni soleggiate e terreno ricco, ben drenato. Si
moltiplica per seme.
Uso
Pianta ornamentale, raramente coltivata
da noi. In Messico, il legno, molto duro e pesante, è usato per
costruire case e le foglie per ricoprire i tetti.
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Tronco liscio, grigio. Segmenti fogliari regolarmente ed elegantemente penduli
Livistona chinensis (Jacq.) R.Brown ex Mart.
Famiglia
Arecaceae.
Sinonimi
Latania borbonica Hort.
non Lam.; Latania commersonii J.F.Gmel.
Area d'origine
Cina meridionale.
Etimologia
Il termine generico è
dedicato a P. Murray, barone di Livingstone e fondatore
del Giardino Botanico di Edinburgo. Il termine specifico
allude all'area di origine della specie.
Descrizione
Palma
arborescente con tronco colonnare, alto 8-10 m,
inizialmente marrone, successivamente grigio e liscio,
avvolto in alto, alla base della corona di foglie, dai resti
delle guaine fogliari. Le foglie sono eleganti, a ventaglio,
grandi, larghe fino a 2 m, di colore verde lucente, con 40-
50 segmenti lunghi e penduli nella porzione apicale,
portate da lunghi piccioli provvisti sui bordi di spine
biancastre, aguzze, ricurve all'indietro, che tendono a
scomparire con l'età. I fiori sono piccoli, giallognoli,
riuniti in lunghe pannocchie ascellari. I frutti sono piccole drupe di colore blu-verdastro, provviste di una
polpa gustosa di colore giallo-arancio.
Periodo di fioritura
Da noi fiorisce tra la primavera e l'estate, nei mesi
di Aprile, Maggio e Giugno.
Coltivazione
Pianta semirustica, a crescita lenta, richiede molta luce e terreno
ricco. Si moltiplica per seme in primavera.
Uso
Si coltiva come pianta ornamentale per il portamento elegante
ed il fogliame. Giovani esemplari possono essere coltivati in vaso come piante d'appartamento. L'apice
vegetativo è commestibile ed è noto come 'cavolo palmizio'.
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Tronco bruno, ruvido per le cicatrici dei piccioli. Segmenti fogliari irregolarmente
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