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e Giugno.
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Foglie a margine intero. Fiori grandi, arancioni. Frutto >1 cm diam.
Punica granatum L.
Famiglia
Punicaceae.
Area d'origine
Iran.
Etimologia
Il
termine generico deriva dal latino 'punicum' = cartaginese,
in quanto i Romani pensavano che la pianta provenisse dal
Nord Africa. Il termine specifico è il nome comune latino
della pianta e significa 'ricco di grani', per i numerosi semi
all'interno del frutto. Il nome della pietra preziosa 'granato'
deriva dal suo colore simile a quello dei semi di
melograno.
Descrizione
Arbusto cespuglioso o alberello
deciduo, alto fino a 6 m, densamente ramificato, con rami
spesso spinosi. Le foglie sono subopposte, lanceolato-
obovate, talora arrotondate all'apice, coriacee, di colore
verde brillante lucido. I fiori sono subsessili, solitari o
riuniti in gruppi di 3-5, tubulari, di colore rosso-arancio,
calice gamosepalo, imbutiforme, carnoso, verde-rossastro,
formato da 5-8 segmenti, persistente nel frutto. Il frutto,
detto balaustio, è una grossa bacca coriacea, sferica, coronata dai resti del calice, internamente suddivisa in
loculi rivestiti da una membrana giallastra, contenenti numerosi semi poliedrici rivestiti da un arillo angoloso,
trasparente e succoso che rappresenta la parte commestibile, di sapore dolce-acidulo.
Periodo di fioritura
Giugno e Luglio.
Periodo di fruttificazione
Fruttifica nei mesi invernali (Ottobre, Novembre e Dicembre).
Coltivazione
Resiste bene all'alta temperatura e alla siccità, tollera il freddo ma teme le gelate. Predilige
esposizioni soleggiate e si adatta a qualsiasi tipo di terreno. Sono note alcune varietà a fiori bianchi, screziati o
doppi, ed una varietà 'nana', alta fino a 2 m e coltivabile in vaso. Si moltiplica per seme in primavera o per
talea di legno semimaturo in estate.
Uso
Naturalizzata in gran parte della regione mediterranea, si coltiva
come pianta ornamentale per i fiori e per i frutti. L'arillo succoso che avvolge i semi è commestibile e viene
per lo più consumato direttamente oppure usato nella preparazione di uno sciroppo rinfrescante e diuretico
(granatina), gelatine e bevande fermentate. Dal pericarpo si estraggono tannini usati nella concia del cuoio e
per la produzione di inchiostro. La corteccia della radice, ricca di alcaloidi, acido digallico, acido
punicotannico, mucillagini, ossalato di calcio, amido, ecc., ha proprietà tenifughe. Raccolta preferibilmente in
Ottobre e Novembre, nella medicina popolare veniva somministrata come decotto o estratto fluido.
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Pianta lianosa, rampicante
Trachelospermum jasminoides (Lindl.) Lem.
Famiglia
Apocynaceae.
Sinonimi
Rhynchospermum
jasminoides Lindl.
Nome comune
Falso gelsomino,
Rincospermo.
Area d'origine
Cina, Corea e Giappone.
Etimologia
Il nome del genere deriva dal greco 'τράχηλος
(tràcēlós)' = collo e da 'σπέρµα (sperma)' = seme, forse in
riferimento all'aspetto del calice che rimane integro anche
durante la fruttificazione. Il nome specifico jasminoides è
un termine latino che significa 'somigliante al gelsomino
(Jasminum)' per le evidenti analogie con questo genere.
Descrizione
Arbusto o cespuglio sempreverde,
rampicante, alto fino a 7 m, con fusti snelli e semilegnosi
che si attorcigliano a qualsiasi tipo di supporto. I germogli
sono inizialmente sottili, pelosi e verdastri, poi bruno-
rossicci e glabri. La corteccia, bruna e liscia nei rami
giovani, tende con l'età a diventare bruno-grigiastra, fessurata da screpolature longitudinali. Le foglie,
lanceolate–ovali, sono opposte, brevemente picciolate, semplici, coriacee, lunghe fino a 11 cm, con margine
intero, apice da acuto a cuspidato; la pagina superiore è glabra, color verde carico e lucida, quella inferiore è
più chiara. I fiori ermafroditi, sono molto profumati (il profumo ricorda quello del gelsomino) e riuniti in cime
generalmente portate all'apice dei rami, il calice gamosepalo è verde, persistente anche durante la
fruttificazione, la corolla è gamopetala con 5 lobi lanceolati ondulati e ristretti, profondamente divisi e
disposti ad elica. Le infruttescenze sono pendule e formate da 2 follicoli rigidi e allungati (fusiformi),
generalmente divergenti, saldati alla base, dapprima verdi con venature chiare che a maturità diventano
rossastri.
Periodo di fioritura
Da Maggio a Luglio.
Coltivazione
Cresce in terreni ben drenati,
moderatamente umidi e preferibilmente soleggiati. Si adatta anche alla coltivazione in vaso.
Uso
Coltivata a
fini ornamentali ma anche per estrarne un olio, molto delicato, che viene impiegato in profumeria. La
medicina tradizionale cinese ricava dagli steli della pianta un rimedio chiamato Luo Shi Teng, usato contro i
malanni dell'età avanzata come le artriti e le malattie cardiache e per curare ascessi e foruncolosi. Sempre in
Cina, dalla corteccia interna degli steli di esemplari adulti si ricava una fibra usata per fare corde e sacchi.
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Alberi o arbusti
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Foglie composte (divise in tante foglioline)
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Foglie non composte
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Foglie trifogliate (con 3 sole foglioline). Fiori gialli
Jasminum mesnyi Hance