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Foglie meno di 4 volte più lunghe che larghe
36
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Margine della foglia dentato
Forsythia x intermedia Zab.
Forsizia. - Ibrido ottenuto in Germania nel 1885 tra
Forsythia suspensa (Thunb.) Vahl. e Forsythia viridissima
Lindl., due arbusti originari della Cina. Il nome generico è
dedicato a W. Forsyth, botanico inglese del XVIII secolo.
E’ un arbusto che non supera i 3 m, abbondantemente
ramificato, con rami esili e lineari di consistenza legnosa o
semilegnosa di colore bruno chiaro o ocra-giallastro, con
all’interno un midollo interrotto in più punti. La forsizia ha
foglie caduche, semplici lunghe 8-10 cm di colore verde
chiaro. I fiori, di un vistoso colore giallo, sono disposti a
mazzetti lungo tutto il rametto formatosi l’anno precedente.
Il frutto è una capsula di colore bruno. Questo ibrido è
molto diffuso ed è presente in più varietà che si
differenziano per le tonalità di giallo dei fiori. Ne è
documentata la presenza in Italia dal 1915.
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Margine della foglia intero
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Fiori e frutti disposti lungo i rami all'ascella
delle foglie
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Fiori e frutti disposti in infiorescenze
terminali ai rami
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Pianta sempreverde con foglie coriacee
Buxus sempervirens L.
Bosso comune, bossolo, martello. - Il nome generico deriva
dal greco ‘pyxis’, che significa ‘vasetto’ perchè il legno era
utilizzato per fabbricare piccoli contenitori per farmaci;
presso gli antichi greci la pianta era chiamata 'pyxos'; il
nome specifico, di origine latina, significa 'sempreverde'. E
un arbusto o piccolo albero a chioma molto fitta e
irregolare che in Europa può raggiungere gli 8 m; ha scorza
grigio-brunastra che si stacca a piccole scaglie. Le foglie
sono ovali, coriacee, glabre, ad apice ottuso o smarginato e
margine intero, di colore verde scuro e lucide di sopra, più
chiare ed opache di sotto. I fiori piccoli, di colore bianco-
giallastro, sono riuniti in glomeruli all’ascella delle foglie;
vengono molto frequentati dalle api per l’abbondante
produzione di polline e nettare. Il frutto è una capsula
triloculare che a maturità si divide in tre valve bicorni. I
semi attirano le formiche che in questo modo propagano la
pianta. Il bosso ha una vasta distribuzione, dai Pirenei fino
al Caucaso. In Grecia raggiunge sul M. Olimpo i 2000 m.
Gli esemplari più grandi, fino a 16 m, sfruttati per il
legname, crescono nel Caucaso. Ha legno di colore giallo,
molto duro, elastico e compatto che si presta bene per
lavori al tornio e d’intarsio, per costruire stampi e piccoli
strumenti. Tutta la pianta contiene un alcaloide tossico di
nome ciclobuxina. Il bosso si presta molto alla potatura
periodica, ed essendo sempreverde è spesso utilizzato per
realizzare siepi sagomate. Utilizzato nei giardini degli
antichi romani in forme complesse e fantasiose, scolpite
dalla cosiddetta 'ars topiaria', si ritrova immancabilmente
nei giardini monastici e nel classico giardino all’italiana dal
Rinascimento in poi.
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Piante decidue con foglie erbacee
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Foglie più brevi di 10 cm. Fiori più stretti di 8 mm. Frutto carnoso
Cornus mas L.