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Corniolo maschio. - Il nome generico è quello utilizzato dai
latini per indicare la pianta, alludendo forse alla proprietà
principale del legno, quella di essere duro come un corno;
il nome specifico, che significa 'maschio', è riferito sempre
a questa caratteristica del legno, in contrapposizione alla
sanguinella, indicata da Plinio come ‘cornus femina’. E’
una pianta a portamento arbustivo o ad alberello, alta 1-6
m. Ha scorza grigio bruna che a maturità si desquama e
chioma irregolare. Le foglie sono ovate, opposte, a margine
intero ed ondulato, ricoperte parzialmente da peluria,
soprattutto sulla pagina inferiore. I fiori, gialli, appaiono
precocemente prima delle foglie. I frutti sono delle drupe
ovali di un bel rosso corallo, acidule ma commestibili. Il
corniolo ha un vasto areale, dall’Europa fino al Caucaso e
all’Asia Minore, spontanea in quasi tutta Italia nelle
boscaglie di latifoglie ed ai margini dei boschi. Il legno era
utilizzato dagli antichi romani per le aste dei giavellotti,
come quello che piantò Romolo alla fondazione di Roma
secondo la mitologia latina. Esso si presta molto bene
anche per lavori al tornio e per la costruzione di oggetti
sottoposti a forte usura come i raggi delle ruote. I frutti
vengono elaborati per succhi di frutta, marmellate, bevande
e anche per aromatizzare alcuni alcolici come la grappa.
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Foglie più lunghe di 10 cm. Fiori più larghi di 8 mm. Frutto secco
Chimonanthus praecox (L.) Link
Calicanto invernale. - Il nome generico deriva dall’unione
delle due parole greche ‘chéima’, inverno, e ‘anthos’, fiore,
alludendo alla fioritura invernale; il nome specifico
significa ‘precoce’ e rimarca il concetto. Arbusto che può
raggiungere i 3 m, dalla chioma densa ed intricata e dalle
foglie lanceolate, caduche. I fiori, con petali esterni
giallastri e petali interni rossastri, sono molto profumati; la
fioritura, che avviene da dicembre a febbraio, risalta sui
rami nudi ed è un altro motivo che spiega l’ampia
diffusione di questa specie nei giardini. I frutti sono acheni
inglobati dal ricettacolo verde brunastro. E’ originario della
Cina. In Italia è utilizzato a scopo ornamentale e la sua
presenza è segnalata dal 1803.
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Fiori e frutti disposti in racemi piramidali
Ligustrum ovalifolium Hassk.
Ligustro giapponese. - Il nome generico è quello utilizzato
dagli antichi romani per indicare la specie europea,
Ligustrum vulgare L.; forse deriva da ‘ligare’, legare; il
nome specifico si riferisce alla forma ovale delle foglie. E’
un arbusto sempreverde alto fino a circa 2 m. Le foglie,
opposte e margine intero, sono ellittico-ovali, larghe circa 3
cm e lunghe circa 6 cm. I fiori, bianchi, dal tubo corollino
di circa 6 mm e 4 lobi di circa 3 mm, sono molto profumati
e compaiono in primavera. I frutti sono bacche sferiche,
nerastre, opache, appetite da uccelli che poi disseminano la
pianta che si comporta da arbusto pioniero, colonizzando
terreni incolti e abbandonati. E’ una specie originaria del
Giappone, ormai naturalizzata, che tende a diventare un
arbusto infestante.
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Fiori e frutti disposti in corimbi a forma di ombrello
Cornus sanguinea L. s.l.