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Robinia, falsa acacia, gaggia. - Il nome generico è dedicato
a J. Robin, curatore dell'Orto Botanico dei re di Francia,
che nel 1601 introdusse questa pianta in Europa. Il nome
specifico allude alla somiglianza con le vere acacie, alberi
della stessa famiglia, le Fabaceae. La robinia è un albero
che raggiunge i 25 m, ma può avere portamento arbustivo
se ceduato alla base; i rami si dipartono dal tronco
originando una chioma folta ed irregolarmente allargata. Le
foglie sono alterne, lunghe fino a 30 cm, caduche,
composte, imparipennate, costituite da 13-15 foglioline
ellittiche ad apice arrotondato e margine intero. Le stipole
sono metamorfosate in spine, più abbondanti negli
esemplari giovani. I fiori, ermafroditi e con corolla
papilionacea bianca, sono riuniti in grappoli ed emanano un
piacevole e intenso profumo attirando gli insetti pronubi.
La robinia è originaria dei monti Appalachi nell’America
nordorientale. Ne è documentata la presenza in Italia dal
1662 (Orto Botanico di Padova). Reintrodotta e diffusa in
Lombardia alla fine del ’700, nella seconda metà
dell’Ottocento è stata ampiamente utilizzata per
consolidare le scarpate delle prime linee ferroviarie,
diventando una specie altamente invasiva. Le foglie hanno
un contenuto di azoto doppio rispetto a quelle delle altre
latifoglie, per cui nei robinieti si insedia una flora nitrofila,
tra cui altre specie esotiche.
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Arbusti. Fiori a simmetria raggiata. Frutto
carnoso
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Spine sul margine delle foglie. Fiori gialli. Frutto a bacca blu
Mahonia aquifolium (Pursh) Nutt.
Maonia. - Il nome generico è dedicato all’orticultore
americano B. Mc Mahon, vissuto a cavallo tra il XVIII e il
XIX secolo. E’ un arbusto che può raggiungere circa i 2 m,
con chioma espansa piuttosto regolare, molti fusti basali
eretti e sinuosi e scorza di color grigio-ocra. Le foglie sono
alterne, persistenti, lucide, coriacee, imparipennate, con
segmenti lunghi 6-10 cm di forma ovale-lanceolata, a
margini recanti denti pungenti; esse sono di colore verde
scuro nel periodo primaverile-estivo, ma tendono al rosso
durante l'inverno. I fiori, riuniti in grappoli diritti, sono
ermafroditi, di colore giallo intenso, molto profumati. Il
frutto è una bacca blu-nerastra, rivestita da una patina
pruinosa. La maonia origina dalle regioni montuose
occidentali dell’America settentrionale; diffusa in Europa a
scopo ornamentale in numerose varietà, tende a
spontaneizzarsi nelle siepi e nei parchi senza diventare
invasiva. Ne è documentata la presenza in Italia dal 1835.
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Spine anche sui fusti. Fiori non gialli (salvo
forme di Rose coltivate). Frutto diverso da
una bacca, rosso
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Petali numerosissimi
Rosa spp. (numerosissimi cultivar)