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Rovere. - Il nome specifico significa ‘delle rocce’,
alludendo ai luoghi ricchi di pietre, illuminati e ben drenati,
su cui la specie trova le condizioni migliori per svilupparsi.
E’ un albero con chioma ampia e aperta, ramificata fin
dalla base con rami orizzontali, che raggiunge i 30 m; la
scorza è di colore grigio brunastro, solcata
longitudinalmente. Le foglie sono alterne, coriacee,
caduche, con lamina di forma obovato-allungata e lobata,
cuneate alla base e con picciolo lungo fino a 2.5 cm; la
pagina superiore è verde scura, lucida e glabra, quella
inferiore è verde grigiastra e con ciuffi di peli all’ascella
delle nervature. Il frutto è una ghianda lunga 2-3 cm,
ricoperta dalla cupola per circa un quarto. A differenza
della simile farnia, le ghiande sono sessili o con peduncolo
lungo al massimo 1 cm, riunite a gruppi di 1-5.
L’areale va dalla Spagna all’Asia Minore e la specie è
molto frequente in Europa centrale. Virgilio utilizza il
termine ‘aesculus’ per indicare una specie di quercia, per
alcuni si tratta della rovere, considerato che in alcune zone
d’Italia essa è chiamata ‘eschia’ o ‘ischia’; per altri si tratta
di un’altra specie di quercia. Il legno di rovere, molto
pregiato è simile a quello della farnia, ma più denso; è
utilizzato, nella fabbricazione di mobili, nell’edilizia, per
travature, parquet, nei cantieri navali e nella costruzione di
doghe per botti adatte per l’invecchiamento dei vini; ottimo
combustibile, è anche utilizzato per la produzione di
carbone da legna.
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Foglie verdi di sopra, bianco-pelose di sotto
Populus alba L.
Pioppo bianco. - Il nome generico deriva da ‘arbor populi’,
albero del popolo, termine utilizzato dai latini; il nome
specifico allude al colore della scorza e del fogliame. E’ un
albero a foglie caduche che può raggiungere i 30 m, dalla
chioma ampia e globosa. Ha tronco diritto e regolare, con
scorza di colore biancastro e grandi lenticelle rombiche;
nelle piante adulte inscurisce leggermente e viene solcata
trasversalmente da striature bruno-nerastre, diventando
rugosa nella zona basale. Le foglie, alterne, hanno lamina
ovata oppure irregolarmente lobata nei turrioni e nei
polloni, e sono verdi scure di sopra, bianco-tomentose di
sotto. I fiori sono riuniti in amenti che appaiono prima delle
foglie; quelli maschili sono di un colore rossastro che a
fioritura diviene giallo, quelli femminili sono disposti in
amenti più brevi di colore giallo-verdastro; le infiorescenze
sono separate su individui diversi per cui si tratta di una
pianta dioica. Ha un vastissimo areale che va dall’Europa
centrale e meridionale alle regioni africane del bacino
Mediterraneo a sud e fino in Himalaya ad est.
Il pioppo è pianta citatissima da Virgilio: quando nelle
Bucoliche dice ‘è bellissimo il pioppo sulle rive dei fiumi’
è probabile che alluda al pioppo bianco. In Italia è diffuso
in tutte le regioni ed è molto utilizzato per il
consolidamento degli argini o come frangivento vicino al
mare grazie alla sua rapida crescita. Il legname è leggero e
poroso, adatto per scatole, tavole e compensati. Alcune
cultivar sono utilizzate a scopo ornamentale nei parchi.
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Foglie verdi e mai completamente bianco-
pelose di sotto
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Arbusto con foglie densamente pelose sulla pagina inferiore e sui piccioli
Broussonetia papyrifera (L.) Vent.